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Emanuele Garbato·30 maggio 2025
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Emanuele Garbato·30 maggio 2025
A seguito di un incontro dai toni molto duri, John Elkann ha deciso di sollevare dall'incarico il ds della Juventus Cristiano Giuntoli.
La scelta dell'azionista di maggioranza di Exor è un fulmine a ciel sereno, poiché quel che filtrava è che nonostante la delusione dei primi due anni il rapporto sarebbe proseguito anche nella prossima stagione.
Un contratto fino al 2028 non è bastato al dirigente per provare a cambiare la storia di quella che avrebbe dovuto essere l'esperienza più importante della propria carriera. Due anni dopo l'arrivo dal Napoli, analizziamo le ragioni di un flop di proporzioni enormi.
📸 Gabriele Maltinti - 2025 Getty Images
Mai in sintonia col precedente tecnico Massimiliano Allegri, la scorsa estate Giuntoli ha puntato tutto su Thiago Motta. La scelta va ben oltre il profilo dell'allenatore e rappresenta un tentativo di svolta filosofica.
Si è optato per un uomo che già a Bologna aveva ampiamente dimostrato di mettere le proprie idee tattiche al di sopra dei calciatori provando a mutare il paradigma secondo cui allenare la Juventus vuol dire principalmente gestire il talento. Il risultato è stato ai limiti dell'autolesionismo.
La squadra ha smesso di seguire la linea dell'allenatore molto presto e tanti elementi di talento (ad esempio Nicolò Fagioli) sono stati esclusi dal progetto tecnico. Le ultime prestazioni pre-esonero hanno costituito uno dei punti più bassi del passato recente del club. Thiago Motta è stato logorato da un obiettivo prefissato che era al di sopra delle sue possibilità e che l'ha svuotato progressivamente di energia e convinzioni.
📸 Valerio Pennicino - 2025 Getty Images
Proprio nel tentativo di assecondare il progetto Thiago Motta, la campagna acquisti del secondo anno in bianconero ha costituito un fallimentare punto di non ritorno. Sono stati investiti 234 milioni di euro per risultati sportivi pressoché nulli.
Un 4° posto ottenuto all'ultima giornata e le umilianti eliminazioni in Champions e Coppa Italia contro PSV ed Empoli non giustificano affatto i soldi spesi. I casi di Teun Koopmeiners e Douglas Luiz sono eclatanti e anche Nico Gonzalez è un affare difficile da spiegare, ma c'è dell'altro.
La formula dei prestiti secchi iper-onerosi come quelli di Conceicao, Renato Veiga e Kolo Muani poco si abbina a un club di prima fascia. L'idea di aver ceduto profili come Huijsen e Soulé per poi ritrovarsi a pagare cifre monstre un oggetto misterioso come Kelly lascia tutti profondamente perplessi.
Il flop è certificabile, ma l'aspetto peggiore è proprio la confusione. La linea estiva è stata smentita a gennaio, il progetto tecnico è collassato a fine inverno e le mosse conservative in vista del Mondiale per Club (rientri di calciatori come Kostic e Rugani per completare la rosa) sono apparse subito sintomo di una assoluta mancanza di idee.
📸 Alessandro Sabattini - 2021 Getty Images
Del rapporto mai sbocciato con Allegri si è detto, ma a lasciare di sasso più che la legittima decisione di separarsi è stata la modalità di comunicazione. L'obiettivo di Giuntoli era quello di creare un solco col passato per avvicinare l'ambiente e la squadra a un calcio più contemporaneo. Gettando ombre sulla storia recente della Juventus, però, la conseguenza è stata una progressiva perdita di identità.
Le giravolte su Thiago Motta, che sarebbe rimasto "in ogni caso" prima di disputare la gara con la Fiorentina e poi è stato esonerato immediatamente dopo. Il trattamento riservato a Igor Tudor, che si è messo a disposizione del club ma non ha mai goduto di reale fiducia. La poca chiarezza sulla scelta del prossimo allenatore, che rischia di pesare come un macigno sulla programmazione della prossima stagione.
Ora i bianconeri brancolano infatti nel buio dopo che Antonio Conte ha deciso di restare al Napoli e la nuova dirigenza guidata da Damien Comolli dovrà individuare rapidamente una soluzione. Il peccato originale di Giuntoli, in estrema sintesi, è stato l'atteggiamento di netta rottura non supportato dai fatti: il ds non ha mai mostrato delle idee e una convinzione e coerenza tali da giustificare decisioni che non hanno mai pagato.
📸 Alessandro Sabattini - 2025 Getty Images
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