Nainggolan, Sabatini lo difende: «Vivace e scapestrato di sicuro, ma no è un criminale!» | OneFootball

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Calcionews24

·28 gennaio 2025

Nainggolan, Sabatini lo difende: «Vivace e scapestrato di sicuro, ma no è un criminale!»

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Nainggolan arrestato per traffico di stupefacenti: le parole di Walter Sabatini: «Mi ha fatto diventare matto, ma non è certo un delinquente»

Walter Sabatini, in una intervista a La Repubblica, ha parlato del caso che ha coinvolto Radja Nainggolan, arrestato ieri dalla polizia belga per traffico di stupefacenti. L’ex direttore sportivo della Roma – dove aveva conosciuto il calciatore – ha preso le difese del belga. Di seguito le sue parole.

CHE PERSONA É RADJA – «Radja è vivace, uno scapestrato. Ma non è certo un delinquente».


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COSA HA LETTO SULL’INDAGINE – «Non credo possa aver fatto qualcosa che meriti la galera. È un uomo che non può andare neanche in commissariato, altro che carcere. È un ragazzo buono, di una bontà generosa e qualche volta questa generosità lo porta a fare cose un po’ ingenue. Però stiamo parlando di un ragazzo sano, un po’ frivolo, magari».

LA COSA CHE GLI AVEVA FATTO CHE L’AVEVA FATTO ARRABBIARE DI PIU’ – «Credo di avergli dovuto rivolgere tutto lo scibile degli insulti. Ma sempre senza speranza: io lo rimproveravo, lui faceva il viso dispiaciuto e il giorno dopo r faceva le stesse cose. Se ti può dire qualche bugia te la dice e nessuno è mai riuscito a mettergli un freno. Ma da qui a essere un delinquente ce ne passa».

CI SONO STATI CASI DI QUESTA GRAVITA’ – «Mai, con lui non sono mai dovuto intervenire per cose davvero gravi. Le sue marachelle erano fare bisboccia con gli amici, magari tornare tardi a casa la notte. Ma poi in campo dava tutto, non ha mai saltato una partita».

L’ULTIMA VOLTA CHE LO HA SENTITO – «L’ho visto due mesi fa: con mio figlio Santiago ha un rapporto molto amichevole e ha fatto con lui una trasmissione per un podcast: è stato qui a casa più di un’ora, si è raccontato come sa fare lui, con quella generosità di cui parlavo».

SORPRESO DAL SUO RITORNO IN CAMPO – «No, non mi sono sorpreso per niente. Radja non può stare senza giocare, lui vive sapendo che ore sono solo perché gioca a calcio, se no non saprebbe neanche il mese in cui sta vivendo: avendo la partita sa più o meno di quale giorno e di quale mese stiamo parlando. È sicuramente un po’ scriteriato, ingenuo, ma sono convinto non possa essersi macchiato di un reato da perseguire».

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