gonfialarete.com
·9 maggio 2025
Napoli, Gazzetta dello sport, ora tocca a Lukaku: il belga prepara un finale da cannibale

gonfialarete.com
·9 maggio 2025
Contro Genoa, Parma e Cagliari ha già segnato 16 gol: Big Rom vuole chiudere in grande
Romelu Lukaku ha già fatto tanto. Ma ora, con lo scudetto a un passo e tre partite chiave in calendario, può fare ancora di più. Dopo un’annata piena di critiche, pressioni e silenzi pesanti, l’attaccante belga si è caricato il Napoli sulle spalle con 12 reti e ben 10 assist in 35 partite, dimostrando che il suo contributo va ben oltre i numeri.
Resilienza e leadership: Lukaku ha risposto sul campo Dopo un’estate travagliata e vissuta in solitudine a Cobham, tra incertezze e porte sbattute, Lukaku si è fatto trovare pronto. Al suo debutto col Parma, ha ribaltato il risultato con la naturalezza del fuoriclasse: da 0-1 a 2-1, senza nemmeno prendersi il tempo di festeggiare. Poi i gol con il Cagliari, gli assist a Kvaratskhelia e Di Lorenzo, e una costanza che ha trasformato i fischi iniziali in applausi.
Ha sopportato le voci su un presunto sovrappeso, i dubbi sulla sua utilità tattica e le battute sulla sua forma. Non ha risposto con le parole, ma con prestazioni dominanti nelle due aree, come solo lui sa fare.
Una presenza dominante, da star silenziosa Non fa differenze tra big e provinciali: Milan, Roma, Fiorentina, Juventus, Atalanta, Empoli… Tutti messi al tappeto con la stessa fame. Non si atteggia, non cerca i riflettori: li prende perché trascina. In campo è un riferimento, un “buttafuori” che libera spazi e tiene su la squadra. Anche in difesa, quando serve. Anche quando lo maltrattano. Mai una protesta, mai un gesto fuori posto.
Un finale da predatore: 16 gol alle prossime tre Ora il calendario mette di fronte Genoa, Parma e Cagliari, tre squadre a cui Big Rom ha già segnato 16 volte in carriera:
7 gol contro il Genoa
2 contro il Parma
7 contro il Cagliari
Un bottino che fa gola e che potrebbe crescere ancora. La doppietta in questa stagione non è ancora arrivata, ma poco importa: per Lukaku l’appetito è sempre lo stesso. Da cannibale del gol.