Cagliarinews24
·4 gennaio 2025
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·4 gennaio 2025
Ai microfoni di CagliariNews24 è intervenuta Marta Nava, giornalista sportiva di Monza News, per parlare della prossima sfida di campionato all’U-Power Stadium tra brianzoli e rossoblù. Le sue dichiarazioni:
Ci parli un po del Monza, prossimo avversario del Cagliari, cosa è cambiato con l’arrivo di Bocchetti in panchina?«Nonostante la quinta sconfitta consecutiva, ho visto un Monza già diverso, nella mentalità e nel gioco. Credo però che i veri cambiamenti arriveranno con le operazioni di mercato in questo mese se la società vorrà davvero salvarsi. Bocchetti, al momento, ha il compito di portare la squadra a centrare almeno una prima vittoria per poi risalire punto dopo punto. Non sarà facile, ma i giocatori stanno mostrando voglia e caparbietà come si è visto contro il Parma»
In pochi si sarebbero aspettati un Monza così in difficoltà in questa prima parte di stagione, cosa non ha funzionato negli schemi della squadra brianzola?«Allora, se dovessi guardare solamente la classifica, sarebbe facile dire che il Monza quest’anno sia la squadra peggiore: ultima posizione, una sola vittoria all’attivo e ben undici sconfitte. Credo però che il Monza abbia avuto anche tanta sfortuna, forse troppa: se dovessi guardare le partite, al Monza mancano almeno 4 o 5 punti. Alcune partite potevano essere tranquillamente pareggiate, come contro il Parma. Tre gol annullati, in inferiorità numerica per buona parte della partita e perdi all’ultimo minuto per un calcio d’angolo. Nonostante questo, la squadra ha continuato a lottare e questo fa ben sperare per il girone di ritorno. Se dovessi pensare a qualche errore credo che sia già da ritrovare nello scorso anno: il Monza di Palladino aveva come unico obiettivo nuovamente la salvezza, senza poter pensare anche solo di tentare di arrivare tra le prime 8/9 squadre. In mancanza di obiettivi stimolanti, l’ambiente ha cominciato a perdere entusiasmo e da lì sono iniziati, a mio parere, i primi problemi. Complice poi un mercato estivo non certo all’altezza delle aspettative che ha peggiorato una situazione già delicata, dopo l’addio di mister Palladino»
Monza-Cagliari sarà un big match in chiave salvezza che, già a gennaio, potrà dire tanto sul futuro del campionato. Che gara si aspetta?«Sicuramente sarà una partita fondamentale perchè, pur mancando ancora diverse giornate, ci sono in ballo 3 punti fondamentali per entrambe: il Cagliari ha bisogno di allontanarsi dalla zona play out, mentre il Monza ha bisogno di allontanarsi da quell’ultimo posto che pesa come un macigno. Mi aspetto una gara combattuta ma al tempo stesso ragionata: il Monza vuole vincere in casa e risalire, il Cagliari non starà certo a guardare. Favorito parte sicuramente l’avversario perché ha una condizione psicologica meno appesantita ma spero che i biancorossi inizino la loro risalita proprio da qui»
Negli ambienti di Monza che idea si ha del Cagliari di Nicola? Come viene giudicata la squadra isolana?«Il Cagliari sicuramente è sempre stata una squadra ben al di sopra della zona play out, quindi vederla in una posizione che non le compete, spiace ma al tempo stesso preoccupa come avversaria. Per le partite viste e il gioco espresso sicuramente non è una squadra che arriverà in casa dei brianzoli per rendere tutto facile ai ragazzi di Mister Bocchetti»
Se dovesse fare un pronostico, secondo lei, quali giocatori (due per parte) potrebbero essere decisivi all’U-Power Stadium?«Andrò forse controcorrente ma credo che in questa partita la difesa e i portieri decideranno buona parte del match. So che per vincere sono gli attaccanti che realizzano i gol ma credo anche che una buona difesa possa solo che aiutare a fare punti li davanti. Se dovessi sceglierne due pero, per il Cagliari opterei per Piccoli e Zappa; per il Monza Djurić e D’Ambrosio»
Infine le chiedo, in chiave Nazionale italiana, come giudica la ripartenza degli azzurri dopo il grande flop all’Europeo? Spalletti ha ritrovato la giusta direzione e ci sarebbe ancora qualcosa da correggere?«Per quanto riguarda la Nazionale e Spalletti, devo dire che noto un certo e deciso miglioramento dopo il flop europeo. La colpa però non è di certo di Spalletti ma più del calcio italiano che non tende spesso a valorizzare i giovani italiani ma punta più su calciatori esteri. Ho visto tutte le partite della Nations League e finalmente vedo un’Italia che merita sia nella prestazione che nella formazione. Spalletti sta cercando di creare un gruppo unito, compatto e forte ma al tempo stesso con dei giovani che hanno bisogno di crescere e trovare la quadra. Non è facile ma per quello che abbiamo visto ci sono buone speranze. A Marzo giocheremo contro la Germania e quello sarà un vero banco di prova. Speriamo finisca come nel lontano 2006!»
Si ringrazia Marta Nava per la disponibilità mostrata nel corso di questa intervista