Inter News 24
·14 febbraio 2025
Oaktree Inter, il fondo statunitense “copia” dalla Juve? Tuttosport così sui nerazzurri tra nuovo stadio, Under 23 e tanto altro
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Inter News 24
·14 febbraio 2025
Tuttosport si sofferma sulla nuova proprietà dell’Inter, quella di Oaktree, e sul modo di agire dei nerazzurri che secondo molti aspetti dal punto di vista gestionale assomiglia al modello portato avanti da anni dalla Juventus. Tutto nasce, secondo il quotidiano sportivo, dalla scelta di Zhang di affidare la gestione del club nelle mani di Beppe Marotta.
OAKTREE INTER – «È l’Inter, sembra sempre più la Juventus. C’era una volta il mecenatismo morattiano, passivi in profondo rosso e aumenti di capitale “a pioggia” della proprietà. Dopo una lunga attraversata nel deserto iniziata sotto la presidenza Thohir e i patti firmati con la Uefa in materia di fair play finanziario la svolta si è avuta nell’era cinese quando Suning ha varato la politica degli uomini migliori nei posti chiave e così sono arrivati Beppe Marotta e con lui Antonio Conte. Lì l’Inter ha iniziato a vincere – che, dopo tutto, è la prima cosa che conta per i tifosi – però la cronica carenza di strutture nonché la necessità di condurre una partita a due con il Milan per lo stadio hanno fatto sì che restasse ampia la forbice con la Juventus in materie fondamentali per puntellare i bilanci.
La fase di “autogestione” nonché autofinanziamento ha portato in dote lo scudetto della seconda stella ma il rilancio dei piani aziendali non poteva che avvenire dopo un cambio di proprietà, come puntualmente verificatosi quando il fondo californiano Oaktree ha sfilato il club a Suning. Gli americani hanno confermato in blocco l’area sportiva, nominando Marotta presidente, mentre hanno preso sotto la loro ala l’area corporate, hanno cambiato tutti gli uomini che la dirigevano e, soprattutto, hanno riaperto i dossier legati allo stadio di proprietà e all’Under 23, strumento fondamentale per alimentare il player trading e per garantire ai giocatori prodotti dal settore giovanile uno sbocco nel calcio professionistico. Tutte idee che Marotta aveva già sviluppato a Torino dove una proprietà stabile aveva reso possibile di anticipare i tempi rispetto a quanto fatto dalle altre grandi in Italia».