Inter News 24
·1 novembre 2024
Inter News 24
·1 novembre 2024
Intervistato da Calciomercato.com, l’attaccante del Venezia, Gaetano Pio Oristanio, trasferitosi in estate a titolo definitivo dall’Inter, ricorda con affetto i suoi anni in nerazzurro.
LA SCELTA DELL’INTER – «È stata una scelta molto difficile perché ero veramente molto piccolo. A 13 anni ho lasciato casa per andare a Milano e sicuramente non è una scelta facile. Senza famiglia, senza amici. Ho trovato un ambiente bellissimo. Ringrazio l’Inter perché mi ha cresciuto sia come persona che come calciatore. La famiglia aiuta nel prendere questa decisione perché è una scelta importante di vita. Al giorno d’oggi mi sento molto maturo per l’età che ho e vuol dire che è stata una decisione giusta».
IL RICORDO DEGLI ALLENAMENTI IN PRIMA SQUADRA CON CONTE – «Ricordo l’intensità degli allenamenti, che non avevo mai visto prima. E la qualità dei calciatori era altissima. Le prime cose che mi sono saltate all’occhio sono state proprio queste».
IL RAPPORTO CON ERIKSEN – «Mi ha impressionato per la sua umiltà. Un ragazzo gentilissimo e sempre disponibile verso i giovani. Mi ha aiutato non solo in campo ma anche fuori. Sempre una parolina di conforto o un consiglio perché ero un ragazzino di 16/17 anni alle prime esperienze tra i grandi, che sono sempre molto difficili. In queste situazioni una persona che ti aiuta, anche solo con una parolina in più, può far piacere e tranquillizzare il giovane».
LA CONVOCAZIONE DI MAGINI PER LO STAGE A COVERCIANO – «Durante lo stage a Coverciano, che è stato bellissimo con tantissimi giovani di grandissimo livello in cui mi sono confrontato con altri giovani molto forti. Il suo primo consiglio è stato di giocare liberi e senza pensieri e abbiamo portato in campo questo».
IL PASSAGGIO AL VENEZIA IN ESTATE – «È stata una decisione importante, sono molto contento. Credo fortemente nel progetto tecnico. Ringrazio la società, il mister, lo staff, il presidente e tutto il Venezia per aver creduto in me e spero di ripagare la fiducia. Il paragone con Messi? Per me e per tutti, credo non si possa fare perché parliamo del giocatore più forte della storia del calcio. Credo nelle mie qualità e giorno dopo giorno lavoro sodo e settimana dopo settimana cerco di migliorarmi insieme al mister e allo staff e ai miei compagni di squadra, che sono eccezionali».