Sampnews24
·20 novembre 2024
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·20 novembre 2024
Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo del Palermo in passato vicino alla Sampdoria, ha parlato in vista del prossimo match di Serie B tra rosanero e blucerchiati in programma al Barbera. Ecco le sue parole rilasciate in un’intervista a La Repubblica.
PALERMO – «Nel 2011 ebbi una telefonata alla vigilia dal presidente Zamparini, che mi chiedeva la disponibilità a lavorare in Sicilia per integrare lo staff. Qualche giorno dopo mi richiamò e mi disse che il progetto era stato solo rinviato».
SAMPDORIA – «Nel 2013 ebbi due colloqui con Edoardo Garrone a Milano, il primo conoscitivo nell’anno in cui c’era Pasquale Sensibile e la Sampdoria era in Serie B. Nel secondo caso, la stagione seguente, sembrava invece tutto fatto. Era la vigilia del derby, i blucerchiati stavano vivendo una crisi e avrei dovuto firmare il giorno dopo la gara, ma in campo ottennero una vittoria, poi ripetuta la settimana seguente con il Bologna e tutto sfumò».
SFIDA DEL BARBERA – «Un derby tra due grandi deluse. Il Palermo è entrato in una grande dimensione internazionale, che darà grandi soddisfazioni nell’immediato futuro. Tutti pensavano ad una protagonista assoluta. La Sampdoria aveva rilanciato alla grande e sembrava destinata ad un ruolo analogo».
POSTA IN PALIO – «La Serie B resta un campionato imprevedibile e da decifrare, ma soprattutto dopo le soste si verificano risultati molto sorprendenti. Con queste premesse, Palermo-Sampdoria è la classica gara da tripla, ma certamente la posta in palio è importante e la compagine vittoriosa prenderà tanto slancio».
FAVORITE – «Il Pisa sta tentando da diverse stagioni la concretezza di Inzaghi sta facendo finora la differenza, il Sassuolo ha giocatori importanti , Berardi in primis e lo Spezia ha potuto beneficiare del pragmatismo di D’Angelo».
SERIE B – «La Serie B non cambia mai, ogni giornata si ricomincia. Si decide tutto nelle ultime otto domeniche. Non si possono, però, più distrarre troppo. Il tempo comincia a scarseggiare, devono iniziare a fare punti».
CRISI SAMPDORIA – «In attacco ha dei giocatori decisivi. Devono completare la difesa e il centrocampo ha bisogno di maggiore qualità».
PALERMO E SAMPDORIA – «Sono due realtà che devono vincere. Sappiamo che poter vincere è un grande stimolo, dover vincere è un grande macigno. Servono giocatori di personalità, l’aspetto psicologico fa la differenza».
GHIDOTTI – «È stato premiato come miglior portiere del girone C. Ha una grande dote, la facilità di reagire all’errore. Era partito bene, ma è stato sfortunato. Adesso c’è affollamento nel ruolo».
ESONERO GILARDINO – «L’ho esonerato anch’io a Siena e c’è un’analogia. Aveva l’avversione della proprietà straniera, in Toscana erano armeni, ma è l’unica differenza».