Palladino: «Vogliamo essere competitivi su tutti i fronti; Fagioli? Ci ho parlato, sta bene, quello che doveva dire…» | OneFootball

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Calcionews24

·16 aprile 2025

Palladino: «Vogliamo essere competitivi su tutti i fronti; Fagioli? Ci ho parlato, sta bene, quello che doveva dire…»

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Le parole di Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina, in conferenza stampa in vista della sfida dei viola contro il Celje in Conference League

Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa in vista del ritorno di Conference League della Fiorentina contro il Celje. Di seguito le sue parole.

CONDIZIONE GENERALE«La squadra sta bene, ha lavorato con attenzione e intensità in questi giorni. Escludendo gli squalificati e i fuori lista, stanno tutti bene. Solo Colpani è ancora in recupero, ma dovrebbe tornare in gruppo la prossima settimana. Gosens? Recuperato, convocato e sta bene».


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EUROPA, TRA CAMPIONATO E CONFERENCE«Ragioniamo partita dopo partita, vogliamo essere competitivi in entrambe le competizioni. Lo dicevo all’inizio e lo confermo oggi: non trascuriamo nulla. È stimolante arrivare a questo punto della stagione ancora in corsa per l’Europa, vogliamo giocarci le nostre carte fino in fondo. In Conference possiamo passare, ma servirà una prestazione molto concentrata: è un passaggio fondamentale».

LEZIONI DAL PARMA«Ogni partita ci dà indicazioni utili. Ora pensiamo solo a domani: abbiamo studiato bene gli avversari e preparato un piano gara diverso rispetto all’andata. Dovremo scendere in campo avvelenati, cattivi. Da qui alla fine sono tutte finali. Col Parma volevamo vincere, ma non si gioca da soli. È la classica partita che chi la sblocca, vince. Servirà equilibrio. Nelle ultime sei ne abbiamo vinte quattro e pareggiate due: la continuità c’è».

DIFFICOLTÀ CONTRO LE PICCOLE«Quando affronti squadre che si chiudono, serve più pazienza e qualità. Bisogna muovere il pallone velocemente, essere puliti tecnicamente e attenti alle ripartenze. Non è semplice. Ma anche partite così ci aiutano a crescere».

IL BALLOTTAGGIO IN ATTACCO«Kean sta lavorando bene, ma anche gli altri stanno facendo la loro parte. Deciderò in base alla sfida di domani. In generale sono soddisfatto del reparto offensivo. Domani ci saranno due tra Kean, Gudmundsson e Beltran».

LA SERATA CON COMMISSO«Una bellissima cena con lui e sua moglie, stare con Rocco è sempre un piacere. Percepisco il suo affetto, per me, per la Fiorentina e per tutto l’ambiente. Lo ringrazio per il supporto e le parole che ha avuto nei miei confronti. Mi danno stimoli e motivazioni. È una persona a cui voglio bene, e nel calcio non se ne trovano tante così».

LE PAROLE DEL VICE DOPO PARMA«Non ha detto che volevamo non perdere. Pongracic aveva avuto l’influenza, nel finale l’ho visto affaticato e abbiamo deciso di toglierlo. Stavamo pensando anche a un altro attaccante, magari Zaniolo, ma la priorità era non rischiare un giocatore che poteva andare in difficoltà».

LE PAROLE DEL TECNICO DEL CELJE«Le ho ascoltate, come sempre faccio. Ma io penso ai fatti, le chiacchiere le lascio agli altri. Per me quelle parole sono state uno stimolo».

EMERGENZA SUGLI ESTERNI?«Abbiamo tre quinti: due di ruolo e uno adattato. Parisi, Gosens e Folorunsho, che quando è stato chiamato in causa ha fatto bene. Siamo tranquilli».

LA SITUAZIONE DI FAGIOLI«Ci ho parlato tanto in questi giorni. Sta bene, ha detto tutto lui sui social in modo chiaro, onesto e sincero. Non ho nulla da aggiungere. Posso solo dire che ai miei calciatori darò sempre sostegno e amore. Nicolò da parte mia avrà sempre questo, lo difenderò sempre».

SU GUDMUNDSSON E LE SOSTITUZIONI«Io sono l’allenatore e sono pagato per fare delle scelte. Con cinque cambi si può cambiare mezza squadra, è fondamentale per dare energia. A volte sono scelte legate alle condizioni fisiche, altre al momento della gara. Sul pacchetto difensivo ho 4-5 giocatori e devo gestire le forze. Gudmundsson sta facendo una grande stagione, anche nei numeri. Sta trovando continuità e lavora su entrambe le fasi. A volte lo tolgo per preservarlo. Poi accetto le critiche, anche al mio operato».

L’ATTEGGIAMENTO DEL CELJE«Mi aspettavo una squadra che sapesse giocare, allenata bene e con idee chiare. Forse qualcuno da fuori l’ha sottovalutata, ma non noi. Domani dovremo essere avvelenati, concentrati su ogni dettaglio. Abbiamo preparato 2-3 piani gara: siamo pronti».

IL LAVORO SU ZANIOLO«Il cambio di sistema ovviamente non ha agevolato Nicolò. È nato mezzala, poi ha fatto la seconda punta e l’esterno. Ma mi è piaciuto che si sia messo a disposizione della squadra. Quando ha giocato per me ha fatto bene, anche in Conference. È chiaro che in quella posizione non riesca a esprimere tutto il suo potenziale, ma è concentrato e si allena sempre al massimo. Noi crediamo in Nicolò. Sono convinto che dimostrerà il suo valore: mancano tante partite, e a un attaccante basta una scintilla per cambiare tutto».

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