😱 Paolo Rossi, l'inganno STORICO! Lui ha "creato" gli sponsor di maglia ✍️ | OneFootball

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Diego D'Avanzo·11 ottobre 2024

😱 Paolo Rossi, l'inganno STORICO! Lui ha "creato" gli sponsor di maglia ✍️

Immagine dell'articolo:😱 Paolo Rossi, l'inganno STORICO! Lui ha "creato" gli sponsor di maglia ✍️

Paolo Rossi non è stato solamente l'uomo del Mondiale '82 e uno dei più grandi attaccanti della Nazionale, ma è stato anche l'origine degli sponsor di maglia in Serie A.

Scopriamo perché è stato proprio Paolo Rossi a cambiare il calcio italiano in questo senso.


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Servono troppi soldi per pagarlo

Paolo Rossi si mette in mostra come un attaccante dal futuro assicurato nelle prime 3 annate da titolare al Lanerossi Vicenza, che però retrocede in Serie B nel 1979. Rossi non può di certo scendere di categoria ma allo stesso tempo il club non vuole cederlo a prezzo di saldo.

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Quindi il Lanerossi Vicenza si mette d'accordo con il Perugia che l'anno precedente era arrivato addirittura al 2° posto in campionato dopo delle ottime stagioni. La formula del trasferimento è particolare: prestito biennale a 500 milioni di lire l'anno, una cifra altissima per l'epoca.

La somma è talmente elevata che il presidente del Perugia Fraco D'Attoma tenta l'azzardo: mettere uno sponsor al centro della maglia, aggirando le regole della FIGC che ne vieta l'utilizzo.


La "genialata" del Perugia

Nel 1979 infatti la FIGC permette di esporre soltanto il logo del brand tecnico che produce le magliette ma non quello di altre aziende. Il Perugia riesce però a trovare il cavillo giusto: si accorda per 400 milioni di lire con il pastificio "Ponte" che apre un'azienda  - più o meno fittizzia - di articoli sportivi chiamata "Ponte Sportswear".

Caso strano, nella prima partita con il logo in bella mostra è proprio Paolo Rossi l'unico a non indossare lo sponsor, a causa di un suo precedente accordo con un'altra azienda agroalimentare: la "Polenghi Lombardo".

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La FIGC interviene subito e multa il Perugia per 20 milioni di lire ma l'escamotage ha funzionato: il logo della "Ponte" viene messo sulle tute d’allenamento, i giubbini pre-partita, nello stadio Stadio Curi e anche sul prato dell'impianto.

Al Perugia si accodano subito Cagliari e Torino (in Serie A) e il Genoa (in Serie B) con i rispettivi sponsor da pubblicizzare sugli indumenti delle riserve e dei raccattapalle.

La FIGC è costretta a cedere

Ormai la legge è aggirata e il Perugia riesce a indossare il marchio "Ponte Sportswear" in modo regolare il 23 marzo del 1980 sulle maglie blu da trasferta, questa volta senza escludere Paolo Rossi.

La FIGC impiega più di un anno a consentire l'uso degli sponsor sulle maglie in Serie A ma il cambiamento è inevitabile: il campionato del 1981/82 è quello che inaugura le sponsorizzazioni legali, a vincerlo è la Juventus e il primo marchio "campione d'Italia" - e quello della Seconda Stella - è l'azienda di elettrodomestici Ariston.

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Proprio quell'anno è il primo di Paolo Rossi alla Juventus che indossa la sua prima maglia sponsorizzata bianconera, il tutto pochi mesi prima di vincere il Mondiale con l'Italia e diventare non solo "Paolo Rossi" ma anche il "Pablito" del Mundial, l'uomo a cui oggi è intitolato il premio di capocannoniere della nostra Serie A.