DirettaCalcioMercato
·29 gennaio 2025
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·29 gennaio 2025
Benjamin Pavard è stato il protagonista del matchday programme della sfida di Champions League tra Inter e Monaco, rilasciando alcune interessanti dichiarazioni.
Queste le parole di Pavard:
“Penso che l’Inter sia un grande club e noi andiamo in campo per alzare sempre di più il livello. È per questo che sono qui. Abbiamo una grande squadra, ottimi giocatori e voglia di vincere, noi e i tifosi che ci sostengono in ogni momento, in ogni partita, in casa e in trasferta. Ho sempre giocato a calcio per vincere, per essere fiero di me e per rendere orgogliose di me le persone che mi stanno vicino”, dice il francese.
“Per me il calcio è condivisione. È regalare emozioni, festeggiare insieme ai tifosi, è per questo che gioco a calcio da quando sono bambino. Papà giocava a calcio e andavo sempre a vedere le sue partite, è stato anche il mio allenatore da piccolo, la mia passione nasce da lì”, dice ancora Pavard, che racconta poi l’arrivo all’Inter. “È stato un momento emozionante, volevo venire in questo Club per conoscere i tifosi, per vincere dei trofei. Ho scelto il video di presentazione perché mi è piaciuto molto e mi ha fatto molto piacere vederlo all’arrivo”.
Pavard parla poi dei suoi grandi trionfi in carriera, tra cui lo scudetto in nerazzurro e il Mondiale. “La vittoria dello scudetto con l’Inter è stato un momento importante per me, per il Club e per i tifosi. È un traguardo importante per tutti. Il Mondiale? Vincere un mondiale è un sogno d’infanzia. Ricordo quando ho abbracciato i miei genitori in lacrime, mi ha emozionato molto. Sono andato via di casa molto giovane, sono figlio unico e non è stato facile. Quello che faccio è una bella soddisfazione per loro, ed è merito loro se oggi sono qui”.
Nei tre botta e risposta, Pavard sceglie Thuram come compagno di allenamento da sfidare (“perché ci conosciamo da molto tempo, è un giocatore veloce, scattante, che sa prendersi la profondità, è un attaccante completo. È un piacere crescere insieme ad attaccanti come lui perché ti permettono di migliorare”), Hazard come avversario più forte mai sfidato e Zanetti tra le leggende nerazzurre. “È semplice…è una leggenda. Mi sarebbe piaciuto molto giocare con lui, perché è un’ispirazione. Anche Adriano, anche lui è una leggenda”.