Pirateria e condizioni avverse: DAZN potrebbe portare la Ligue 1 in tribunale | OneFootball

Pirateria e condizioni avverse: DAZN potrebbe portare la Ligue 1 in tribunale | OneFootball

Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·12 febbraio 2025

Pirateria e condizioni avverse: DAZN potrebbe portare la Ligue 1 in tribunale

Immagine dell'articolo:Pirateria e condizioni avverse: DAZN potrebbe portare la Ligue 1 in tribunale

DAZN, il principale titolare dei diritti televisivi della Ligue 1 in Francia (con otto partite su nove per giornata, mentre l’ultimo incontro è trasmesso da beIN Sports), è sul punto di rimettere in discussione il proprio contratto per la trasmissione delle partite a livello nazionale. Lo riporta il quotidiano sportivo francese L’Equipe.

L’emittente, infatti, potrebbe decidere di non versare la quarta rata prevista dall’accordo per l’acquisto dei diritti tv, dal momento in cui – secondo la piattaforma di sport in streaming – la Ligue de Football Professionnel (LFP) non ha rispettato i propri obblighi. L’OTT finora ha pagato regolarmente, ma anche chiesto alla Lega di affrontare i problemi, promessa che finora non è stata mantenuta.


OneFootball Video


DAZN si lamenta in particolar modo delle difficili condizioni in cui deve gestire i diritti televisivi, a causa dei danni provocati dalla pirateria e della scarsa collaborazione di alcuni club di Ligue 1 nel fornire contenuti innovativi. Secondo alcune fonti, l’emittente potrebbe addirittura rivolgersi ai tribunali. Non solo, la Lega calcistica francese ha sub-licenziato i propri contenuti ad altre emittenti che, secondo DAZN, non proteggono i contenuti e la LFP non sta facendo rispettare le violazioni di esclusività.

In questo contesto, la LFP ha convocato un consiglio di amministrazione urgente per questo mercoledì alle 17:30. «La stampa ha già riportato diverse voci e la situazione è purtroppo urgente», si legge nella mail di convocazione. Una situazione che non rassicura i dirigenti della Lega.

Dopo aver promesso un miliardo di euro a stagione dai diritti nazionali e aver visto fallire il bando di gara, la LFP ha dovuto rimangiarsi le ambizioni e vendere le partite della Ligue 1 per un totale annuo di circa 500 milioni di euro a DAZN (che trasmette otto delle nove partite al giorno) e beIN Sports (che manda in onda la una sfida a turno).

Peraltro, la situazione finanziaria dei club francesi è già critica da tempo, tanto che lo scorso novembre la Direzione Nazionale di Controllo e Gestione (DNCG) della LFP prevedeva un rosso di 1,2 miliardi di euro in questa stagione per i club di Ligue 1 e Ligue 2. L’accordo firmato con il fondo di private equity CVC nel 2022 in cambio del 13% del valore della LFP aveva portato una boccata d’ossigeno da 1,5 miliardi di euro, che ora si è esaurita. I club, nonostante il passaggio a 18 squadre nella massima serie, non hanno ridotto il monte ingaggi per cercare di mantenere la loro competitività. I ricavi sono diminuiti, mentre i costi sono aumentati.

Non solo. Come detto, a un quadro già molto complicato a livello economico-finanziario, nell’ambito dei diritti televisivi si aggiunge il dilagare della pirateria che registra ancora numeri molto alti in Francia, come denunciato dallo stesso Presidente della LFP, Vincente Labrune: «Se tre persone guardano la Ligue 1, solo una paga».

Un dato allarmante che evidenzia molto bene la rilevanza del fenomeno è quello che è stato reso noto da un’indagine condotta dall’Arcom, l’Autorità francese di regolamentazione della comunicazione audiovisiva e digitale, relativo al match Marsiglia-PSG: il 55% degli spettatori televisivi arrivava da fonti illegali.

In questo quadro, il presidente della Federcalcio francese (FFF) si è espresso a favore di DAZN, che detiene i diritti tv della Ligue 1 fino al 2029. «È nell’interesse di tutti sostenere DAZN affinché abbia successo. Il lancio è avvenuto in condizioni difficili, con un bando di gara che si è concluso in ritardo. Credo che questa stagione sia un po’ complicata, viste le condizioni in cui sono stati lanciati, gli aggiustamenti dei prezzi e una forma di denigrazione di cui sono stati in qualche modo vittime al momento del lancio», ha dichiarato il dirigente in un’intervista rilasciata di recente all’agenzia France-Presse.

Già in fase di trattative per i diritti televisivi, era stata concordata una clausola di uscita attivabile dal 1° dicembre 2025 nel caso in cui la piattaforma non avesse raggiunto 1,5 milioni di abbonati. Questa può essere attivata da DAZN o dalla LFP entro quella data, il che porterebbe alla fine dell’accordo di trasmissione dopo due stagioni, tre anni prima della scadenza del 2029. Nel frattempo, anche beIN Sports è pronta a una possibile rinegoziazione entro fine anno, poiché se DAZN decidesse di attivare la clausola di uscita, il contratto del network qatariota verrebbe immediatamente annullato.

Visualizza l' imprint del creator