Juventus FC
·4 maggio 2025
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·4 maggio 2025
It’s playoff time. Questa sera alle ore 20:00 scatta l’ora del primo turno eliminatorio per la Juventus Next Gen, in campo allo stadio "Ciro Vigorito" per il match contro i padroni di casa del Benevento. Un pass staccato con una giornata d’anticipo, dopo aver tirato su la testa da una buca molto profonda, direttamente dal penultimo posto in classifica, fino a chiudere in nona posizione, dopo vittorie esaltanti, senza accontentarsi mai lungo il percorso.
Ma andiamo con ordine. Questa qualificazione nasce dopo il ritorno di Massimo Brambilla, capace di convincere il gruppo delle proprie qualità, entrando in corsa a novembre e riuscendo nell’obiettivo di riconfermare la griglia playoff. Il girone C ha messo alla prova la predisposizione caratteriale dei baby bianconeri. La sensazione è che si possa ancora crescere, magari ricalcando le orme di una Next Gen fermata ai quarti di finale – solo un anno fa – da quella Carrarese, poi promossa in Serie B, uscendo di scena a seguito di due pareggi (1-1 ad Alessandria, 2-2 fuori casa) solo "per colpa" della peggiore posizione in classifica.
Questa, però, si mostra come una Juve diversa rispetto alla versione 2023/24: nella rosa attuale è lo stare in campo come un organismo unico a saltare subito all’occhio, un modo tanto semplice, ma in egual misura efficace in diverse situazioni. I ragazzi di Brambilla sanno soffrire, assorbendo i colpi, per poi sfruttare i momenti a proprio vantaggio. La squadra non si è mai disunita nelle situazioni di svantaggio (vedi l’ultima partita in inferiorità numerica a Messina) e non pare avere alcun timore reverenziale di squadre con obiettivi sulla carta differenti. Ne sanno qualcosa Catania, Audace Cerignola, Crotone e lo stesso Benevento. Tutte corazzate piegate da gennaio in poi, sulla linea della ricostruzione a largo raggio della gestione Brambilla.
Win or go home. La sfida contro il Benevento è più di tutto un premio, per i ragazzi, per l’ambiente e per il Mister. Componenti sistemate a dovere nel puzzle su cui si è modellata la formazione bianconera. La formula è molto semplice: la Juventus Next Gen deve vincere il match entro i tempi regolamentari per passare, in caso di parità (o di risultato a favore degli avversari) al triplice fischio dell’arbitro, sarebbe il Benevento ad andare avanti. Niente supplementari, niente match di ritorno.
Dal canto proprio, i bianconeri si presentano ai playoff sicuri di essersi già ritagliati una parte in questa annata. La mente sgombra e la freschezza potrebbero essere alleati fedeli nella gara da dentro fuori. Brambilla purtroppo dovrà rinunciare agli squalificati Citi e Gil Puche, usciti di scena contro il Messina a causa di due espulsioni dirette. La difesa è da ripensare, ma le alternative non mancano e, proprio su questo filone logico, la scelta di rotazione intensa durante questi mesi ha permesso il coinvolgimento orizzontale della rosa a disposizione. In porta irrinunciabile Giovanni Daffara, reduce da un campionato pazzesco. Vedremo poi se il tecnico juventino opterà per la retroguardia a 3 (base forte per la ricerca di equilibrio) o se sarà disposizione a 4, con più spinta laterale già nella propria metà di campo. A centrocampo tante opportunità: dal fisico di Owusu, al doppio play Faticanti-Macca, fino all’opzione interni dinamici Cudrig-Amaradio. Sugli esterni sarà protagonista Pietrelli, arrivato a gennaio dalla FeralpiSalò e subito capace di trascinare la squadra con gol pesanti e giocate nei duelli individuali, orientate a un gioco propositivo e coraggioso. In attacco bomber Guerra appare davvero in stato di forma smagliante, con la speranza di rivivere le emozioni dei playoff 2024, fungerà da perno centrale attorno al quale costruire il reparto. Afena Gyan, Mancini, Anghelè, Semedo, Deme, tante opzioni di qualità per provare a sorprendere gli avversari.
Benevento che arriva all’appuntamento per provare a fare più strada possibile. Forse ci si aspettava di vederlo partire un po’ più su nella griglia, considerando la caratura dei giocatori in rosa, ma proprio per questo diventa un accoppiamento apparentemente poco fortunato ai blocchi di partenza. Primo in classifica alla 22ª giornata, la formazione di Gaetano Auteri ha peccato in termini di continuità, uscendo presto dal discorso promozione diretta e scivolando in una casella scomoda per la post-season. In casa il rendimento è migliore rispetto a quello in trasferta: i giallorossi hanno perso solamente due partite al "Vigorito" durante la stagione, ma proprio nell’ultima apparizione tra le mura amiche è arrivato il secondo ko per mano del Trapani. In crisi di risultati tra gennaio e marzo, ha chiuso con il successo contro il Giugliano a domicilio e ora avrà bisogno di maggiore concretezza per candidarsi come mina vagante dei playoff.
Terza miglior differenza reti del girone C (meglio solo Avellino e Audace Cerignola), il Benevento ha numeri importanti, ma, come già detto prima, a volte poco in linea con la costanza di qualità del roster. Nell’andata aveva mostrato il proprio valore inanellando diverse vittorie larghe e mai in discussione; nel ritorno quel dominio apparente si è però trasformato in una serie di pareggi nervosi che poco si addicono a una realtà con ambizioni di promozione. L’acuto più rilevante, sul recente periodo, è il successo 4-2 in casa dell'Audace Cerignola: sussulto di orgoglio di chi sa di appartenere a contesti più virtuosi. La scorsa stagione, sempre con Auteri, terminò al terzo posto il campionato, salvo poi cadere nella doppia semifinale playoff contro la Carrarese.
Sui singoli i campani viaggiano in prima fila. Il top scorer è Lanini, cresciuto proprio con la Juventus e autore di 12 gol in questo campionato; l’ala sinistra è in ballottaggio con Starita, meno prolifico in area, ma forse più adatto a quella ricerca di equilibrio offensivo, tanto cara al tecnico giallorosso. Altri due da tenere d’occhio saranno Lamesta e Manconi, con il secondo recuperato per la sfida, ma probabile partente dalla panchina. La formazione annovera giocatori maturi come Pinato, Acampora e Berra, mettendo anche in luce profili in rampa di lancio come Perlingieri, punta centrale diciannovenne, probabile scelta dal primo minuto. In porta l’esperto Manfredini, assenti Tosca per infortunio e Veltri per squalifica. Il modulo dovrebbe essere un 4-2-3-1, sul quale Auteri ha insistito lungo tutta le regular season, proponendo a tratti un 4-3-3 a seconda dell’avversario affrontato.
I precedenti dell’annata dicono parità. Sconfitta netta al "Vigorito" all’andata per 4-1: Juve in vantaggio con Palumbo, ma poi ripresa, sorpassata e allontanata da Manconi, da Lamesta e dalla doppietta di Simonetti. Al ritorno tutt’altra musica con i bianconeri vittoriosi 2-0, in versione extra lusso con le reti di Guerra e Adzic in quel di Biella.
Insomma, un match da vivere a pieno. Un traguardo, una sfida, un’opportunità. Tutti uniti per emozionarci insieme. Forza Juventus Next Gen!
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