Poulsen AVVERTE la Juve: «Anche il Lipsia è partito forte». Poi cita il bianconero: «Lo apprezzo molto» | OneFootball

Poulsen AVVERTE la Juve: «Anche il Lipsia è partito forte». Poi cita il bianconero: «Lo apprezzo molto» | OneFootball

Icon: Juventusnews24

Juventusnews24

·30 settembre 2024

Poulsen AVVERTE la Juve: «Anche il Lipsia è partito forte». Poi cita il bianconero: «Lo apprezzo molto»

Immagine dell'articolo:Poulsen AVVERTE la Juve: «Anche il Lipsia è partito forte». Poi cita il bianconero: «Lo apprezzo molto»

Poulsen AVVERTE la Juve: «Anche il Lipsia è partito forte». Poi cita il bianconero: «Lo apprezzo molto». Le parole

Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Poulsen ha parlato così in vista della sfida in Champions League contro la Juventus. Le parole del giocatore del Lipsia.

JUVE – «Sappiamo che la Juventus è una squadra molto buona e sta disputando una grande stagione. Dovremo assolutamente fare del nostro meglio di fronte ai nostri tifosi che gremiranno la Red Bull Arena e ci spingeranno con il loro tifo. Va sottolineato che anche noi abbiamo avuto un buon inizio di stagione. Abbiamo concesso solo due reti dimostrando che siamo capaci di segnare anche molti gol come si è visto nel poker rifilato all’Augusta lo scorso weekend. Quindi sono sicuro che mercoledì gli spettatori possano aspettarsi una grande partita di Champions League fra due ottime squadre».


OneFootball Video


QUALE GIOCATORE DELLA JUVE APPREZZA DI PIÙ – «Non mi è mai piaciuto parlare dei singoli, credo soprattutto che la Juventus sia forte come squadra, come collettivo, compatta. Tuttavia se dovessi proprio sceglierne uno dico McKennie. Tutti noi lo conosciamo bene perché ha militato in Bundesliga nello Schalke 04 qualche che anno fa. E io ho anche giocato contro Vlahovic in un paio d’occasioni con la Nazionale. L’ultima volta che ci siamo affrontati, la Danimarca ha vinto 2-0 quindi sono certo che non gli piaccia ricordare quella circostanza…».

IDOLO – «Non avevo un vero idolo quand’ero ragazzino anche se seguivo molti giocatori. Ho sempre avuto in testa l’idea di diventare un calciatore professionista. Ma non volevo “venerare” un idolo con la possibilità di giocarci contro un giorno perché questo non sarebbe stato mentalmente stimolante, non sarebbe più stata una vera sfida. Anche da giocatore la pensavo così»

Visualizza l' imprint del creator