Kickest
·15 novembre 2021
Kickest
·15 novembre 2021
Conosciamo tutti lo spartiacque che separa la Premier League – il campionato al momento più avvincente e competitivo del mondo – con il resto d’Europa, in termini di frequenza di acquisti e stipendi onerosi. Il punto di oggi è far luce su diversi casi in cui i contratti dei giocatori non rispecchiano la loro continuità in campo e l’apporto alla squadra che inizialmente era stato previsto.
Dal momento che tra una decina di giorni scatterà la dodicesima giornata, il parametro preso in considerazione è aver trascorso in campo meno di 200 minuti. Questa è la top five.
Kepa | Getty Images
Uno dei giocatori più discussi a livello generale, prima eccessivamente bene e poi eccessivamente male. Non ci sono vie di mezzo. Kepa in questa stagione ha giocato solamente una partita in Premier, per tutti i 90’, tra l’altro contro il Tottenham, ma solo per l’assenza di un Mendy che gli ha rubato il posto da sotto il naso. È bene ricordare però che il portiere basco ricopre la 33esima posizione in classifica per stipendio lordo con £150,000 per settimana e £7,800,000 all’anno. Questo si va ad aggiungere alla spesa (visti i risultati eccessiva) di 80 milioni di euro per strapparlo all’Athletic Bilbao e rafforza l’idea che le squadre inglesi non devono preoccuparsi troppo degli investimenti sui loro dipendenti, viste le minime ripercussioni in caso di fallimento.
Juan Mata | Getty Images
Quarto c’è il caso più eclatante della lista, quello di Mata, che negli ultimi anni è stato chiaramente messo fuori dal progetto dei Red Devils. In questa stagione è stato utilizzato solamente in EFL CUP per 62 minuti contro il West Ham. Per il resto soltanto delusioni: 0 minuti in campionato, 0 minuti in Champions e persino in FA CUP. Stipendio lordo di £160,000 per settimana ed £8,320,000 all’anno. Il suo contratto scadrà a Giugno del 2022 ed è logico pensare che, dopo essere stato acquistato dal Chelsea nell’Agosto del 2011 per la sonora cifra di 44,7milioni la sua storia in questo glorioso club andrà a spegnersi.
Saul Ñíguez | Getty Images
È uno degli ultimi acquisti dei Blues durante questa estate, arrivato allo scoccare della fine del mercato. Per adesso è stato gettato nella mischia per un agglomerato di 47’, e si può comprendere visto che l’allenatore stravede per l’accoppiata Jorginho-Kantè. Si trova 23esimo nella classifica della Premier per stipendio lordo, con un guadagno di £198,269 per settimana e £10,310,000 all’anno, terzo posto tra i suoi compagni (solo sotto Kantè e Werner) freschi anche della storica vittoria in Champions League nell’ultimo “derby” europeo. Ha lasciato casa sua a Madrid per una nuova esperienza ed essere protagonista in una delle attuali potenze calcistiche d’Europa, ma sin qui, vuoi per l’ambientamento, vuoi per il bisogno di adattarsi ai compiti che Tuchel gli chiede, sta passando più tempo in panchina che al servizio del suo team.
Thiago Alcantara | Getty Images
Posizione 21 in classifica per un contratto di £200,000 per settimana che confluiscono nei £10,400,000 è l’unico calciatore che sfugge al binomio UTD-Chelsea dominante questa classifica. Con soli 198’ (soprattutto a causa di un infortunio al polpaccio) di certo non può ritenersi la prima scelta di Klopp, che anche la scorsa stagione lo ha schierato 24 volte in Premier. Insomma molte partite saltate nelle stagioni più recenti sia per un rendimento un po’ altalenante può essere messo in questa top, ma è il più borderline al momento. Con un po’ di fortuna ed allenamento è quello che più tra i 5 si può riprendere il posto di titolare e far valere la spesa fatta
Anthony Martial | Getty Images
Infine parliamo di lui, al 12esimo posto per stipendio lordo in tutta la lega(con un guadagno di £250,000 per settimana e £13,000,000 all’anno secondo Capology). Solskjaer non lo vede proprio, vista l’affluenza di giocatori pagati profumatamente dalla famiglia Glazer, di cui la maggior parte fanno parte dell’attuale formazione. Ad oggi si contano 154’ all’attivo, troppo poco per uno come lui. Martial è un ottimo giocatore che però è scalato nelle gerarchie del club vista la sua mancata affermazione da top player in questi anni. Intanto però lui si gode il suo ricco contratto, in scadenza nel 2024.
A cura di Samuele Tagliente