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Saverio Grasselli·12 dicembre 2023
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Saverio Grasselli·12 dicembre 2023
L’aggressione all’arbitro di Ankaragücü-Rizespor è solo l’ultimo episodio di violenza nel mondo dello sport.
In Europa, dalla Turchia alla Grecia, stanno prendendo provvedimenti per arginare il problema: vediamo come.
La Super Lig turca sospesa a tempo indeterminato dopo l’aggressione del presidente dell’Ankaragucu (Faruk Koca), ai danni dell’arbitro Halil Umut Meler.
Le istituzioni hanno subito preso posizione: il Ministro degli Interni, Ali Yerlikaya, ha annunciato l’arresto di 3 uomini per l’aggressione, tra cui Koca.
Poi la Federcalcio turca ha comunicato il “rinvio a tempo indeterminato” di tutti i match della Serie A turca. Per l’occasione si è scomodato anche Erdogan: “Condanno l’attacco. Non permetteremo mai che la violenza interferisca nello sport turco”.
L’Associazione arbitri, invece, è intervenuta parlando di “serata nera” auspicando che “i responsabili del calcio e della giustizia turchi prenderanno tutte le misure penali necessarie”.
“Ci scusiamo con i tifosi e con l’intera comunità sportiva per questo triste incidente – si scusa invece l’Ankaragucu.
Anche in Grecia si cerca di arginare il problema legato alla violenza.
lo Stato e la Federcalcio hanno deciso la chiusura degli stadi (sia per le partite di campionato che per quelle di coppa nazionale) dopo gli scontri avvenuti in Olympiakos-Panathinaikos di pallavolo (un poliziotto di 31 anni gravemente ferito).
La misura sarà valida fino al 12 febbraio, in seguito si valuterà se estenderla ulteriormente, e potrebbe riguardare anche le competizioni europee.