Ranieri: “Contento della mia carriera, ma è ora di finirla. Montella e Allegri? Non faccio nomi, più li vedo sui giornali e meno li prendo in considerazione” | OneFootball

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·18 gennaio 2025

Ranieri: “Contento della mia carriera, ma è ora di finirla. Montella e Allegri? Non faccio nomi, più li vedo sui giornali e meno li prendo in considerazione”

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Claudio Ranieri ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Due. Tra i tanti temi affrontati dall’allenatore giallorosso ci sono anche il prossimo tecnico e l’impegno della presidenza Friedkin. Queste le sue parole:

l ritorno alla Roma? “Non avrei mai pensato di dover tornare alla Roma, pensavo di aver finito la carriera. Le richieste ci sono state ma ho rifiutato. Dentro di me ho detto che se proprio fossi dovuto tornare lo avrei fatto solo per Cagliari o Roma. Non auguravo a nessuno dei due club di volermi. Da tifoso sono dispiaciuto perché volevo una Roma in alto, ma allo stesso tempo sono contento perché sono tornato a casa”.


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Il tuo rapporto con la squadra? “Ci serve continuità, la mia squadra deve essere determinata e pratica. Abbiamo tanto da lavorare e i ragazzi mi seguono. Io non ho segreti, cerco di entrare in sintonia con la squadra. La Roma è stata costruita per lottare per posizioni più alte, non so se ci riusciremo quest’anno ma l’importante è dare continuità in modo da dare al prossimo allenatore la visione più reale di questa Roma”.

Allenerai anche l’anno prossimo? “Finisco quest’anno. A giugno finisce il mio mandato e troveremo un allenatore capace di portare la Roma dove la presidenza vuole. Sono contento della mia carriera, ma è ora di finirla”.

I Friedkin? “Hanno speso tanti soldi e vogliono portare la Roma nell’élite del calcio italiano e europeo”.

Montella e Allegri sono dei candidati alla panchina? “Non faccio nomi, più li vedo sui giornali e meno li prendo in considerazione”.

Che tipo di allenatore sei? “A me piace parlare prima della partita, così sono meno agitato in panchina. Io sono me stesso, sono un libro aperto. Noi entriamo dentro milioni di case e famiglie, dobbiamo essere più responsabili e dare l’esempio soprattutto ai bambini”.

Che messaggio mandi ai tifosi? “Ai tifosi dico solo di starci vicino, i ragazzi corrono e lottano e cercheranno sempre di renderli orgogliosi”.

Gli obiettivi stagionali? “Non possiamo pensare di dire vinciamo la Coppa Italia o l’Europa League, noi lavoriamo seriamente per cercare di fare il massimo. A fine stagione tireremo le somme”.

Che ricordi hai di Gianni Di Marzio? “Sono stato a Catanzaro e senza di lui non avrei mai fatto il calciatore. Riuscì a capirmi e vincemmo due volte la Serie B con il Catanzaro. Poi mi volle al Catania e vincemmo anche lì. Ho ricordi splendidi”.

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