Calcio e Finanza
·29 novembre 2022
Riciclaggio per l’acquisto di petrolio dall’Iraq: prosciolti Moratti e la Saras
![Immagine dell'articolo:Riciclaggio per l’acquisto di petrolio dall’Iraq: prosciolti Moratti e la Saras](https://image-service.onefootball.com/transform?w=280&h=210&dpr=2&image=https%3A%2F%2Fwww.calcioefinanza.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2020%2F10%2Ffc-internazionale-milano-v-as-livorno-calcio-serie-a.jpg)
Calcio e Finanza
·29 novembre 2022
Il giudice del tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, ha fatto cadere le accuse della Direzione distrettuale antimafia nei confronti dei vertici della Saras e della Petraco, accusati di riciclaggio a conclusione dell’inchiesta sull’acquisto di petrolio curdo proveniente dall’Iraq, tra il 2015 e il 2016.
L’udienza si è chiusa con il proscioglimento degli 8 imputati e delle due società. A chiedere il processo erano stati i pm Guido Pani e Danilo Tronci. Lo Stato iracheno, chiamato in causa come parte offesa, non si era costituto parte civile. Stralciata e ancora in corso la parte dell’indagine che riguarda il presunto acquisto di petrolio dell’Isis.
Escono dal processo, tra gli altri, l’amministratore delegato della Saras Dario Scaffardi e i manager della società petrolifera di proprietà della famiglia Moratti, Luca Cozzolino e Marco Schaivetti. Il pool della difesa – Alfredo Diana, Francesco Mucciarelli, Alessandro Boni, Luigi Fornari, Franco Balsamo, Carlo Sassi, Francesco Centonze e Matteo Buzzone – aveva chiesto per tutti il proscioglimento.
L’inchiesta della Dda di Cagliari era nata nel 2016 dopo l’arrivo a Cagliari di una trentina di navi che gli investigatori sospettavano contenessero greggio iracheno, secondo gli inquirenti in quel momento in mano ai terroristi di Daesh e acquistato a prezzo vantaggioso.
«Il GUP di Cagliari – si legge nella nota pubblicata dalla Saras sul proprio sito ufficiale – ha così accolto in maniera integrale le richieste delle difese e ha pronunciato la sentenza di non luogo a procedere nei confronti della Società e di tutti i dirigenti indagati perché il fatto non sussiste. Saras esprime soddisfazione per l’esito del procedimento».