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·23 maggio 2025

Roma, assalto Champions: l’ultimo regalo di Ranieri

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Leggo (F. Balzani) – L’ultimo regalo prima di dire davvero addio. Domenica a Torino Claudio Ranieri vuole mettere la ciliegina sulla torta di una rimonta pazzesca e concludere nel migliore dei modi la carriera da allenatore. La vittoria della Roma sui granata blinderebbe una volta per tutte l’accesso in Europa League e permetterebbe di sperare nella Champions in caso di un passo falso della Juve a Venezia. Un epilogo comunque incredibile visto che a novembre i giallorossi, con Juric, erano a -2 dalla serie B. Frutto del lavoro di Ranieri che a Torino taglierà il traguardo delle 501 presenze in serie A entrando nella top 11 di tutti i tempi al fianco di Radice.

Insomma i motivi per festeggiare non mancheranno, ma servirà l’ultimo sforzo da parte di Soulè e compagni per respingere l’eventuale attacco della Lazio al quinto posto. La qualificazione in Champions porterebbe 60 milioni benedetti nelle casse dei Friedkin mentre con l’Europa League sarebbero circa 15. Ranieri ieri è stato osannato anche da Totti che però esclude per il momento il ritorno: “Il mister ha fatto un cammino da scudetto, nessuno si aspettava questa ripresa. Va detto un grazie per sempre a Claudio, ci ha messo la faccia e ha fatto una grande rimonta. Non ho mai sperato che arrivasse una chiamata. Ranieri ha il suo lavoro e io il mio, abbiamo due strade diverse. Se poi la chiamata dovesse arrivare ne parleremmo”. Sulla corsa Champions l’ex capitano – che ha partecipato al World Legend Padel Tour – ammette: “Sarà dura perchè non dipende da noi, ma a Venezia non sarà facile per la Juve”.


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E quindi giusto sperare soprattutto se dovesse tornare Dovbyk che ieri ha dichiarato di voler restare in giallorosso: “A Roma sto bene e voglio rimanere, ma dipende dal nuovo allenatore”. Appunto, la questione sul futuro continua ad alimentare voci e illusioni. Il nome salito in pole nelle ultime ore è quello di Sarri, ma le manovre dei Friedkin sono state anche all’estero. Totti non ha dubbi: “Servirebbe un top come Allegri, ma temo che sia lui che Conte abbiano già firmato per altri. Giovane o esperto? Dipende dalle prospettive che ha la proprietà”.

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