Sampdoria, un imprenditore singaporese finanzia il club con il supporto di professionisti maltesi: ecco la cifra messa nelle casse del club di Manfredi | OneFootball

Sampdoria, sempre più fondamentale l’aiuto finanziario degli imprenditori singaporesi nel club: la cifra messa a disposizione da Tey Wei Jin

Fin dall’acquisto della Sampdoria, il presidente Matteo Manfredi si è appoggiato agli imprenditori singaporesi per finanziare il club. Uno di questi è Joseph Tey Wein Jin, che stando a quanto riportato dall’edizione genovese del Secolo XIX, avrebbe messo nella casse blucerchiate una cifra che il prossimo giugno, come dichiarato dal numo uno blucerchiatoi e dall’ad, Raffaele Fiorella, sarà pari a 100 milioni di euro.

L’imprenditore è diventato così il principale finanziatore del club con Pang Sze Khai e Lee Kok Leong, due soci nella Kickoff Ventures, società di Lussemburgo che lo scorso agosto ha acquistato il 58% della Gestio Structuring & Investment che possiede la Sampdoria, attraverso la Blucerchiata Spa, attualmente defilati. Si tratta di un ruolo importante per Wein Jin, nonostante sia una figura misteriosa per i tifosi blucerchiati. Sempre secondo il quotidiano ligure l’imprenditore nel corso di questo periodo si sarebbe fatto aiutare da professionisti maltesi da cui passano molte sue iniziative imprenditoriali nel campo dell’immobiliare e dei videogiochi. Proprio a Malta hanno sede due sue società, Volta Digital e Agile Gaming.

Questo spiega perchè al Ferraris appaiano anche avvocati, professionisti e commercialisti legati oltre a Tey anche a Natan Walker, il quale ha lavorato per anni per una società del gioco d’azzardo ed diventato nel frattempo l’annello che collega lo stesso Tey i maltesi e la Sampdoria. Ma non solo a Marassi si sono anche visti altri due imprenditori come David Camilleri e Ivan Camenzuli, i quali hanno affiancato Wei Jin in attività maltesi. Contro il Catanzaro si è visto anche Reuben Portainer, importante componente del gruppo Gtg con grande esperienza nei settori della consulenza tecnologia e gaming.

La sua presenza ha alimentato indiscrezioni sulla possibilità per i blucerchiati di avere più sponsorizzazioni nel settore, ma il decreto dignità proibisce ogni forma di pubblicità indiretta. In ogni caso l’esperienza finanziaria di Matteo Manfredi sembra aver fatto la differenza.