📸 San Siro, progetto da 1,2 MLD con hotel e ristoranti: futuro Meazza 👀 | OneFootball

Il Comune di Milano ha avviato la vendita dello stadio San Siro e delle aree circostanti, pubblicando un bando per verificare l’esistenza di acquirenti oltre Milan e Inter.

Il prezzo di partenza è di 197 milioni di euro, valore stimato dall’Agenzia delle Entrate. Secondo il Corriere della Sera, se entro il 30 aprile non emergeranno altre offerte legate ad attività sportive, il Comune tratterà privatamente con i due club per concludere l’accordo prima che scatti il vincolo della Sovrintendenza sul secondo anello.

Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFap), inviato l’11 marzo da Milan e Inter e pubblicato sul sito di Palazzo Marino, presenta tre scenari per il futuro dell’area.

Il quotidiano Il Giorno riferisce che la prima ipotesi, già scartata, è lasciare il Meazza com’è. La seconda è la ristrutturazione dello stadio, stimata in 836,7 milioni di euro. La terza, preferita dai club, prevede la costruzione di un nuovo stadio da 71.500 posti accanto all’attuale, con la demolizione parziale del Meazza e la creazione di nuovi spazi multifunzionali.

Il progetto, del valore di 1,25 miliardi di euro, comprende il nuovo impianto sportivo per 707,9 milioni e un comparto plurivalente da 390,1 milioni, con uffici, hotel, negozi e aree verdi. Secondo Milan e Inter, l’intervento genererà un impatto economico di 4,6 miliardi di euro, coinvolgendo anche il quartiere circostante, col nuovo impianto pronto nel 2031.

Il nuovo stadio sarà allineato sull’asse Nord-Sud per ottimizzare la luce naturale e avrà un podio sopraelevato per la sicurezza degli spettatori e l’organizzazione di eventi anche nei giorni senza partite. L’area sarà suddivisa in zone con funzioni diverse: lo stadio e il museo a ovest, spazi sportivi e commerciali a est, un hotel con ristoranti a nord e un hub comunitario a nord-est. Al centro sorgerà una piazza che omaggerà la storia del Meazza

La demolizione del vecchio San Siro sarà parziale, con la rimozione della copertura, del terzo anello e di parte del secondo, mentre alcune strutture verranno integrate in un parco pubblico per preservarne la memoria storica.

Il progetto, che mira a dotare Milan e Inter di un’infrastruttura moderna e redditizia, potrebbe tuttavia incontrare ostacoli burocratici e politici, allungando ulteriormente un iter che va avanti da anni.