Calcionews24
·22 maggio 2025
Sconfitta Manchester United, la stampa inglese tuona: «Imbarazzanti»! Il futuro è cupo ad Old Trafford…

Calcionews24
·22 maggio 2025
La notte che doveva segnare un possibile riscatto si è trasformata nell’ennesimo incubo per il Manchester United. La sconfitta nella finale di Europa League contro il Tottenham Hotspur ha scatenato la furia della stampa inglese, che non ha lesinato critiche feroci, definendo la prestazione dei Red Devils e tracciando un quadro desolante per il futuro del club. «Semplicemente non abbastanza bravi. Un’altra stagione buttata», titola in prima pagina sportiva il Daily Mirror, riassumendo il sentimento generale.Il giudizio sulla partita è stato impietoso. Il The Sun, noto per i suoi toni coloriti, non ha usato mezzi termini: «United, che imbarazzo! Una finale giocata senza cuore né idee. Una disgrazia assoluta per i tifosi». Più analitico, ma altrettanto severo il commento di The Guardian, che ha parlato di «una squadra tatticamente alla deriva, incapace di costruire una singola azione pericolosa degna di questo nome». L’editorialista di Sky Sports ha chiosato in diretta: «Abbiamo assistito a 90 minuti di nulla cosmico da parte del Manchester United. È difficile trovare un singolo giocatore che meriti la sufficienza». Molti hanno sottolineato come la partita sia stata «lo specchio fedele di un’annata disastrosa», come ha scritto The Times, ricordando le «statistiche impietose di una delle peggiori stagioni nella storia moderna del club».La mancata vittoria non è solo una coppa in meno in bacheca: «United fuori dall’Europa: un colpo da KO per prestigio e finanze», ha titolato il sito di BBC Sport. La stampa economica, come il Financial Times nella sua sezione sportiva, ha già iniziato a fare i conti: «Decine di milioni di sterline in fumo. L’assenza dalla Champions League, e ora da qualsiasi competizione UEFA, peserà enormemente sul bilancio e sulla capacità di attrarre top player». Il Manchester Evening News, da sempre vicino alle vicende del club, ha parlato di «un danno incalcolabile, che va oltre il mero aspetto economico, minando l’immagine globale del club».La posizione di Ruben Amorim è inevitabilmente diventata il centro del dibattito. «Amorim: parole vuote dopo l’ennesima debacle», ha commentato aspramente un opinionista su TalkSPORT, riferendosi alle dichiarazioni post-partita del tecnico. «È ancora l’uomo giusto per questo United? I dubbi sono più che legittimi», si interrogava The Independent. Anche se fonti vicine alla dirigenza, riportate con cautela da alcuni insider, parlano di una conferma, la pressione mediatica è fortissima. «Servono risposte, non scuse. E servono subito», intimava un editoriale sul Daily Express.Non meno dure le critiche ai giocatori. «Alcuni di questi giocatori sono semplicemente indegni di vestire la maglia del Manchester United», si leggeva in un commento al vetriolo sul forum dei tifosi del Daily Mail, ripreso poi da diverse testate. Le parole di Luke Shaw, che avrebbe ammesso «una mancanza di qualità e fame», hanno fatto il giro dei media, viste come una rara ammissione di colpa dall’interno. The Telegraph ha dedicato un approfondimento alla «mancanza di leadership e di un vero spirito di squadra», descrivendo scene di «giocatori isolati e sconsolati al fischio finale».Il quadro generale dipinto dalla stampa inglese è quello di un club in caduta libera. «Rock bottom! Il Manchester United ha toccato il punto più basso», titolava a caratteri cubitali un pezzo d’opinione su un popolare blog sportivo. Si è tornati a discutere animatamente della gestione Glazer e delle reali capacità della nuova compagine di INEOS di invertire una rotta che appare disastrosa. «Serve un elettroshock, una rivoluzione culturale prima ancora che tecnica», ha invocato l’ex leggenda del club Roy Keane, dai microfoni di ITV Sport, «altrimenti il rischio è di sprofondare ulteriormente».La sensazione predominante, dunque, è che la sconfitta in finale sia solo la punta di un iceberg di problemi ben più radicati, che richiederanno decisioni coraggiose e un’estate di profonda riflessione e, probabilmente, di dolorose separazioni a Old Trafford.