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·13 febbraio 2025

Serie A e le polemiche arbitrali: il presidente dell’AIA Antonio Zappi difende l’operato dei direttori di gara

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Il fine settimana di Serie A ha acceso un intenso dibattito sulle decisioni arbitrali e sull’utilizzo del VAR, alimentando discussioni tra tifosi, addetti ai lavori e opinionisti.

Serie A e le polemiche arbitrali: il presidente dell’AIA Antonio Zappi difende l’operato dei direttori di gara

In risposta a queste controversie, il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), Antonio Zappi, ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate da Calciomercato.com, sottolineando come “la bellezza del calcio risieda anche nell’opinabilità della decisione arbitrale”.


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La conferenza stampa e i temi trattati

Zappi ha parlato durante la conferenza stampa del 14° premio Enzo Bearzot, evento che si è svolto nella sala Paolo Rossi della FIGC. Nel corso del suo intervento, il numero uno degli arbitri italiani ha affrontato diverse questioni, soffermandosi in particolare sulle critiche rivolte alla classe arbitrale e sulla corretta interpretazione del protocollo VAR.

I casi più discussi dell’ultimo turno

Tra gli episodi che hanno generato maggiore polemica spiccano il fallo di mano di Federico Gatti in Como-Juventus, l’espulsione di Fikayo Tomori in Empoli-Milan e il primo gol dell’Inter contro la Fiorentina. Quest’ultimo episodio, in particolare, ha destato scalpore perché il corner da cui è scaturita la rete nerazzurra è stato assegnato nonostante le immagini di DAZN mostrassero che il precedente cross di Alessandro Bastoni fosse avvenuto con il pallone già oltre la linea di fondo. In questo caso, il VAR non ha potuto intervenire per correggere l’errore.

Zappi: ‘Dobbiamo garantire la miglior prestazione arbitrale possibile’

Nel suo intervento, Zappi ha sottolineato la volontà dell’AIA di garantire il massimo livello di prestazioni arbitrali, pur ribadendo la necessità di distinguere tra un errore umano e l’applicazione delle regole stabilite dall’IFAB: “Non siamo soddisfatti quando emergono polemiche. Il nostro obiettivo è garantire la miglior prestazione possibile, ma chiedo uno sforzo per comprendere la differenza tra un errore arbitrale e l’applicazione del protocollo VAR. Gli arbitri seguono linee guida precise e non possono essere ritenuti responsabili delle regole imposte dall’IFAB.”

Possibili modifiche al protocollo VAR

Il presidente dell’AIA ha inoltre aperto alla possibilità di rivedere alcune regole, specificando che eventuali modifiche dipendono esclusivamente dall’IFAB: “Se l’IFAB deciderà di cambiare il protocollo, ci adegueremo senza problemi. Domani sarò a Coverciano per il raduno arbitrale, e le indicazioni del designatore Gianluca Rocchi rispecchieranno quanto vi sto comunicando. Il nostro obiettivo è ridurre al minimo le zone d’ombra nelle decisioni arbitrali.”

Zappi ha poi ricordato le parole di un grande ex arbitro italiano, Paolo Casarin, secondo cui un buon direttore di gara è colui che riesce a garantire uniformità e coerenza nel giudizio, anche in un contesto complesso come quello del calcio moderno.

Il caso Inter-Fiorentina: ‘Bastoni copriva la visuale dell’arbitro’

Uno degli episodi più controversi dell’ultimo turno di campionato riguarda l’angolo assegnato all’Inter nella sfida contro la Fiorentina. Secondo le immagini, il pallone era già uscito dal campo prima del cross di Bastoni, ma l’arbitro non si è avveduto della situazione, e il VAR non è potuto intervenire. A tal proposito, Zappi ha spiegato: “Le immagini mostrano che il pallone era fuori, ma chi si trova sul campo sa che l’arbitro La Penna aveva una visuale ostruita da Bastoni. L’assistente era posizionato sull’altro lato e non è riuscito a cogliere l’uscita della palla in tempo reale. Poteva trovarsi in una posizione migliore? Forse, ma dobbiamo sempre ricordare che il calcio conserva una componente di soggettività e interpretazione.”

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