Hellas Verona FC
·16 maggio 2025
Sogliano: "Per realizzare un’altra impresa giochiamo con il cuore insieme ai nostri tifosi"

Hellas Verona FC
·16 maggio 2025
Verona - Le dichiarazioni del Direttore Sportivo gialloblù Sean Sogliano, rilasciate oggi all'antivigilia di Hellas Verona-Como, match valido per la 37a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domenica 18 maggio alle ore 20.45, allo stadio 'Bentegodi'.
Buongiorno a tutti. Volevo aspettare alcune settimane prima di parlare e fare una conferenza a 360 gradi. Oggi non sarà quel tipo di conferenza, ma voglio ragionare ad alta voce con voi, per farvi conoscere il mio pensiero. In questo momento avverto qualcosa che non è quello che vorrei sentire. Oggi è venerdì e domenica giochiamo contro una squadra molto forte, e ancora non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che però è da un po’ di mesi che abbiamo smesso di chiamare sogno. Perché per il Verona la salvezza è un sogno, come lo è stato per lo spareggio di due anni fa, e a Salerno l’anno scorso. Non dobbiamo dimenticare chi siamo e come siamo arrivati a giocarci questo obiettivo. Oggi, per riuscire a realizzarlo, dobbiamo ancora soffrire. Abbiamo due finali davanti, e per realizzare questo sogno - perché per me tale è, visto quanto tengo a questi colori, come voi - non dobbiamo dimenticare come abbiamo raggiunto le salvezze precedenti: sempre con un ambiente che ci ha spinto come mai prima, in casa e in trasferta. Le uniche cose su cui dobbiamo ragionare sono queste. Sono convinto che i tifosi ci daranno una mano, e la gente che vuole bene al Verona ha tutto il diritto di essere esigente. Ma noi oggi non dobbiamo pensare di giocare partite facili o scontate solo perché abbiamo più punti di altri. Abbiamo fatto 33 punti in una maniera molto dura, quindi voglio ripetere che, se vogliamo in tutti i modi provare a compiere un’altra impresa, dobbiamo sentire che stiamo facendo qualcosa di speciale. Vi ho detto che finché io sarò qui, chi andrà in campo darà sempre il 100%. Da questo momento dobbiamo tornare a pensare a chi siamo. Dalla prossima partita, contro una grande squadra, dobbiamo pensare di riuscire a fare una grande gara, con il cuore. Perché noi ci siamo sempre salvati con il cuore, mai con il miglior attacco o la miglior difesa, ma noi, insieme ai nostri tifosi, con il cuore. Speriamo che, a fine stagione, arrivino delle lacrime di gioia. Realizziamo insieme un’altra impresa, dopo quelle fatte negli ultimi due anni.
L’impressione è che sia mancato un po’ di cuore in certe partite? "Io non ho detto che la squadra non ha messo il cuore. È successo che ci sono squadre forti. Con sei squadre che si giocano due posti, il Verona si deve salvare all’ultimo minuto dell’ultima giornata. I punti di vantaggio possono cambiare a ogni turno, con le vittorie che valgono tre punti. Per me la squadra, nelle ultime sette o otto sfide, ha sbagliato la prestazione solo con il Cagliari".
Ti preoccupano certi risultati che potranno arrivare negli ultimi due turni? La designazione di Abisso come la valuti? "Io ho sempre detto che le ultime partite sono difficili da analizzare, con squadre che magari non si giocano molto, ma danno comunque tutto. Sarà una partita importante e difficile, anche per gli arbitri. Abisso ci ha diretto anche contro il Cagliari e io dico che è normale che anche l’arbitro debba capire le partite e che le squadre che si giocano ancora degli obiettivi avranno un po’ di tensione in più. Io questo mi aspetto, perché magari ammonire al primo fallo può condizionare la gara. Vedremo come si metterà la partita, ma io penso che Abisso abbia le qualità per venire qui e fare una buona gara".
Ti ho visto quasi arrabbiato, Direttore. Cosa ti ha dato fastidio? "Io non sono arrabbiato, ma non sento quello che sentivo negli ultimi anni, ovvero che siamo vicini a realizzare un’impresa. E non lo dico per me, ma voglio trasferire questo pensiero alla squadra. Salvarsi sarebbe un’altra grande impresa. Se un ragazzo è qui da sei mesi e riesce a incidere, è una grande impresa. Dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo. Per arrivare al risultato dobbiamo ragionare così. So che è difficile per noi, ma se non soffriamo non ci arriviamo. Questo è quello che è in grado di fare il Verona, che non vuol dire accontentarsi, ma per fare di più dobbiamo sempre ricordarci da dove veniamo, perché a inizio campionato ci davano tutti per retrocessi. Dobbiamo sentire la voglia di giocare questa partita difficile, contro una squadra fortissima, con grandi giocatori. Dobbiamo tirare fuori lo spirito dei 'signor nessuno' che devono caricarsi e tirare fuori tutto. Perché così facendo sarà dura anche per loro".
Ha visto della sufficienza nei ragazzi nelle ultime settimane? "Quello che ti dice la testa è incredibile. Le squadre che stanno sotto giocano con un’altra testa rispetto a quelle che devono gestire qualche punto. Non parlo solo di noi, ma comunque non mi interessa questa analisi. So che la squadra deve dare il 100%, so che i tifosi possono aiutare, ma in campo vanno i giocatori e se la gente riconosce che ci mettono il cuore, allora ci salviamo come gli scorsi anni. Pensiamo che abbiamo due partite, due finali".
Non le è sembrato che la salvezza fosse data per scontata nelle ultime settimane? "Nelle ultime partite succede di tutto, quindi non è stata data per scontata, ma vicina. Dobbiamo ricordarci che tutti vorremmo essere più tranquilli, ma non lo siamo. Quindi per giocare questa partita dobbiamo vivere questo momento con entusiasmo".
Se arrivasse la salvezza, sarebbe la più difficile degli ultimi tre anni? "Ogni anno si pensa che sia la più difficile, perché una viene dopo l’altra. Penso allo spareggio, allo scorso anno a Salerno e poi a quest’anno, un campionato molto difficile in cui l’ambiente, la stampa, la società e i giocatori hanno speso tanto a livello nervoso. Però ora mancano dieci giorni. Quindi, pensando a certe partite, è sbagliato essere nervosi e arrabbiati. Dobbiamo essere orgogliosi di avere 33 punti e di avere la possibilità di giocarci una grande partita. E con il risultato, forse, raggiungiamo la salvezza. Se non ragioniamo così, facciamo un errore, io per primo".
Con la nuova proprietà c’è confronto? Qual è il loro stato d’animo? "Mi confronto con la nuova proprietà, sa come ragiono io e come vivo questo momento. È normale ci siano tempi tecnici e di conoscenza, ma ora tutti noi vogliamo raggiungere questa salvezza. Poi è normale che sposteremo certi confronti a fine campionato".
Dopo Lecce, la squadra ha avuto un po’ di difficoltà a gestire le emozioni. Come ha visto i ragazzi in questa settimana? "Parlando della partita, nel primo tempo il Lecce era più convinto, noi più contratti. Dopo il pareggio abbiamo fatto meglio, anche a livello mentale. Penso sia normale dire che siamo una squadra molto giovane, che si esalta quando fa risultato, ma a volte ha degli alti e bassi, ed è una cosa da sottolineare".
Come sta la squadra a livello di infortunati? "Valentini ha iniziato ad allenarsi con la squadra mercoledì. Ha stretto i denti con il Lecce, anche se veniva da un fastidio muscolare. È un ragazzo che non molla mai e vedremo come starà da qui a domenica. Anche Dawidowicz è tornato ad allenarsi con la squadra e verrà valutato tra oggi e domani".