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Diego D'Avanzo·13 ottobre 2024
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Il CT della Nazionale ai microfoni del TG1 torna in modo lapidario sulla telefonata che ci sarebbe stata tra lui e Simone Inzaghi nella giornata di ieri (qui i dettagli).
"Non ho da chiarire niente a nessuno, ho risposto su come mi comporto io in queste situazioni" sono state le sue parole.
Simone Inzaghi è stato coinvolto come testimone (e non indagato) nel "caso ultras" che riguarda le eventuali infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle curve di Inter e Milan e nello stadio San Siro. L'allenatore dell'Inter - così risulterebbe agli atti - pare abbia avuto una telefonata con uno dei capi ultras: Marco Ferdico.
Luciano Spalletti su precisa domanda aveva commentato in questo modo tre giorni fa: “Non so quali siano stati i rapporti precedenti: uno ti telefona, non lo conosci, non hai mai avuto a che fare con lui, penso sia difficile poterci scambiare parole. Io rispondo a tutti, anche ai numeri che non conosco, ma poi so riattaccare“.
La Gazzetta dello Sport in mattinata (come scritto in questo articolo) aveva descritto una telefonata tra Spalletti e Inzaghi per chiarire l'accaduto: in questa chiamata il CT della Nazionale non si sarebbe scusato ma avrebbe semplicemente ribadito che le sue parole non erano rivolte verso Inzaghi.
A prescindere dalla telefonata in sé viene comunque confermata la linea di Spalletti che ha le idee chiare, la sua frase non era un riferimento né a Inzaghi né a nessun altro: "Non ho da chiarire niente a nessuno, ho risposto su come mi comporto io in queste situazioni".
Il CT potrebbe tornare su questo argomento anche nella conferenza stampa di oggi alle ore 18:30 che anticipa la partita contro Israele di domani sera.