Calcio e Finanza
·27 febbraio 2025
Tebas: «Pirateria e nuovi tornei: il valore dei diritti tv dei campionati calerà»
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Calcio e Finanza
·27 febbraio 2025
Il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas, è intervenuto nella giornata odierna nel corso del Financial Times Business of Football Summit, evento in corso di svolgimento a Londra. Il numero uno del calcio spagnolo ha parlato di Real Madrid e Barcellona, ma ha toccato anche temi come la pirateria e l’impatto dei nuovi tornei (e dei nuovi format) sul valore dei diritti tv dei campionati nazionali.
Partendo dalla situazione del Barcellona in patria, Tebas ha detto che «abbiamo un FPF che è stato approvato dai club e che è in vigore da oltre 10 anni. Noi aggiorniamo queste regole, ma è sempre tutto approvato dai club. I club stessi vogliono migliorare queste regole e implementare delle novità. Il Barcellona è un club che durante il periodo Covid ha perso molti soldi e al quale è stato limitato il tetto salariale, perché i ricavi sono diminuiti».
Il presidente della Liga ha ripercorso la situazione dei catalani, ma non è preoccupato a lungo termine: «No, non sono preoccupato, perché abbiamo un FPF che garantisce che i club non vadano oltre un certo livello di indebitamento. E’ vero che il FPF è più focalizzato sul breve termine, ma cerchiamo di avere una visione su più stagione. Il Barcellona è molto vicino al miliardo di ricavi, e a questo livello il problema sono le spese. Se si tengono sotto controllo le spese e quello che si investe non si dovrebbe avere nessun problema. Ma non penso che questo possa portare a problemi a lungo termine per il Barcellona».
Tebas ha parlato anche di pirateria, definendo il tema dal suo punto di vista: «La pirateria non porta i problemi più grandi ai broadcaster. Sicuramente lo è, perché pagano certe cifre per un prodotto e hanno come competitor dei pirati, che non pagano nulla e vendono tutto a prezzo più basso o si finanziano tramite la pubblicità. Ma il vero problema è per i titolari dei diritti, la Liga, La Premier League o la NBA. La pirateria colpisce proprio il valore di questi diritti. Quello che mi preoccupa è che quando i contratti arriveranno alla fine, il valore dei diritti scenderà. E con questi livelli di pirateria, le emittenti non saranno disposte a pagare il valore attuale».
Da qui, un cambio di approccio nei confronti di questo fenomeno criminale: «Negli ultimi mesi abbiamo deciso di cambiare strategia e di non lavorare più tanto a livello politico, ma più a livello legale e tecnologico. Abbiamo una “stanza della guerra” attiva da venerdì a lunedì e quello che facciamo è bloccare direttamente gli indirizzi IP, che ci consente di combattere direttamente le attività illegali».
Capitolo Mondiale per Club e nuovi format dei tornei europei. Secondo Tebas, «il problema della FIFA è che non si stanno adeguando alle disposizioni della Corte di Giustizia dell’Ue sulla governance del calcio. Tutto deve essere trasparente, in accordo con i calciatori e con le leghe. Loro però vanno avanti e sembra che per Infantino le regole non esistano».
In chiusura, una battuta sull’impatto dei nuovi tornei e dei nuovi format sui campionati nazionali: «Abbiamo la Coppa del Mondo per Club, la nuova Champions, sarà un problema anche a livello di calendario. Il problema del calcio è che ha oltre 60mila atleti professionisti, ma si guarda ai problemi dei 250 di alto livello. Gli altri avranno problemi a causa del valore dei diritti tv delle leghe nazionali. Come lega dobbiamo guardare a cosa succederà tra cinque anni. Parlavo con un importante club tedesco, che mi ha detto che nel giro di cinque anni la Bundesliga avrà molti meno soldi dai diritti tv e ci sarà un gap ancora maggiore tra i club che giocano e quelli che non giocano le coppe europee».