🤔 Vanoli glissa su Balotelli al Torino: “Non parliamo di queste cose” | OneFootball

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·7 ottobre 2024

🤔 Vanoli glissa su Balotelli al Torino: “Non parliamo di queste cose”

Immagine dell'articolo:🤔 Vanoli glissa su Balotelli al Torino: “Non parliamo di queste cose”

Paolo Vanoli, tecnico del Torino, è intervenuto alla Palermo Football Conference, raccontando la sua gavetta e l’approdo al Torino. Di seguito le dichiarazioni riportate da Tuttomercatoweb.com: “Ho fatto tutta la gavetta, una bellissima gavetta partita dall’Eccellenza, poi due anni in Serie D e l’opportunità di entrare nelle Nazionali giovanili come osservatori. Lì ho incontrato grandissimi maestri come Arrigo Sacchi e Antonio Conte, con il quale ho avuto l’onore di lavorare al Chelsea. Tutte le persone che ho incontrato hanno influenzato la mia carriera, ho avuto la fortuna di conoscere allenatore importanti e vincenti, che mi hanno insegnato a gestire”.

Esperienza alla Spartak Mosca? Indimenticabile e complicata, visto che dopo due mesi è scoppiata la guerra. Mi sono ritrovato, senza vergogna, a piangere in hotel e ho fatto soffrire la mia famiglia. A Mosca, parlando con l’ambasciatore, mi è stato chiesto di onorare il contratto perché Mosca era una città sicura. Devo dire che è vero, visto che se dovessero toccare Mosca scoppierebbe la terza guerra mondiale. Poi abbiamo vinto la Coppa, dopo 20 anni, ed è stato bellissimo e importantissimo per me”.


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Lasciare Conte? Sì, la decisione è stata sofferta. La coincidenza è stata che mentre firmava per il Tottenham ho ricevuto la chiamata dello Spartak. La scelta è stata difficile, Antonio si è dimostrato di essere una grandissima persona”.

Palermo? Sì, ho avuto il piacere di conoscere la proprietà, il City Group. Volevano investire nello Spartak Mosca, acquistando il 51%, poi con la guerra si è interrotto tutto e sono stato però ricontattato dopo l’esonero di Baldini. Hanno fatto poi altre scelte. Il ritorno in Italia è stato a Venezia, pensavo anche di meritarmi di più ma D’Amico e Pasqualin mi hanno chiamato per questa società che era ultima in classifica. A quel punto, vi racconto un retroscena, visto che sono amico di Pradè l’ho chiamato per chiedergli un consiglio e mi ha detto le cose in faccia. Mi ha detto: ‘sono il direttore della Fiorentina e se mi chiedessero se voglio prendere Vanoli io risponderei: ma chi cazzo è Vanoli?’. Ci sono rimasto un po’ male ma mi ha aggiunto che dovevo dimostrare. Mi sono rimboccato le maniche e ho fatto un bellissimo cammino al Venezia”.

La scelta del Torino è stata semplice, ringrazierò sempre Cairo e Vagnati, per avermi dato l’occasione di allenare un club che rappresenta la storia del calcio. Sento la responsabilità ed è una grandissima opportunità. Essere primo è stato piacevole ma dobbiamo guardare la realtà, spero di dare soddisfazioni. Zapata? Mi dispiace tanto per il ragazzo, sappiamo quanto sia importante, ma tutti noi dovremo dare qualcosa in più per lui. Balotelli? Non parliamo di queste cose”.

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