🎥 VERGOGNA a Frosinone in Primavera 2: rissa sugli spalti e a fine partita, cori contro Napoli e azzurrino definito “camorrista” | OneFootball

Autentico caos e scene senza alcun indugio da condannare, quelle verificatesi nelle scorse ore presso il centro sportivo di Ferentino, al termine del match fra Frosinone e Napoli di Primavera 2, vero e proprio scontro al vertice del relativo Girone B.

I ciociari l’hanno alla fine spuntata per 3-1, portandosi a +6 in classifica proprio sui campani, ma ad accendere ferocemente gli animi sono state le discusse decisioni del direttore di gara della sfida, il Sig. Andrea Ancora, su due delle reti siglate dai padroni di casa: la prima, posta in essere da Cichero, apparentemente viziata da fuorigioco (ricordiamo che a questo livello non c’è l’ausilio del VAR), mentre la seconda, quella del 2-1 di Barcella, per un evidente tocco di mano non ravvisato a inizio azione.

Durante l’arco della contesa si è verificata una violenta rissa sugli spalti, durante la quale – riporta SpazioNapoli.it – un tifoso ospite sarebbe stato aggredito da uno locale. Un’altra sostenitrice frusinate avrebbe invece più volte etichettato con il gravissimo appellativo di “camorrista” l’azzurrino Malasomma, “reo” di aver eccessivamente protestato per un fallo.

Dopo le tensioni inevitabilmente accumulatesi durante la gara, la situazione degenera totalmente al triplice fischio, quando il secondo portiere giallazzurro decide di esultare in maniera spropositata e provocatoria davanti agli occhi dei calciatori ospiti: come ulteriormente documentato da AreaNapoli.it, da qui scaturisce un duro parapiglia che ha finito per coinvolgere calciatori, staff e dirigenti delle due società.

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Nel mezzo un’altra macchia difficile da accettare, ma oramai purtroppo sempre più frequente lungo lo Stivale, rappresentata dai vergognosi cori rivolti da alcuni pseudo tifosi laziali verso Napoli e i napoletani: nello specifico, è ben udibile dal video sopra riportato la frase “Odio Napoli”.

Necessario l’intervento degli addetti alla sicurezza mentre, nel frattempo, la Procura Federale potrebbe presto aprire un’indagine per accertare la dinamica dei fatti e le relative responsabilità.