All Asian Football
·17 febbraio 2022
All Asian Football
·17 febbraio 2022
Sabato alle 13:35 giapponesi (le 5:35 italiane) è stato dato il via alla nuova stagione di calcio giapponese con la disputa della Fujifilm Super Cup 2022, ovvero la Supercoppa Giapponese. E quella che si preannuncia una stagione entusiasmante è iniziata subito con una bella sorpresa. Al Nissan Stadium di Yokohama, infatti, l’Urawa Red Diamonds ha trionfato 2-0 sui campioni in carica del Kawasaki Frontale grazie alla doppietta di Ataru Esaka davanti a più di 18 mila spettatori (capienza ridotta a causa dello stato di quasi-emergenza nella prefettura di Kanagawa). Un succsso meritato per quanto visto in campo e che dà all’Urawa la carica giusta in vista del campionato.
Domani alle ore 11:00 inizierà finalmente la Meiji Yasuda J1 League 2022 e ad inaugurarla sarà proprio il Kawasaki Frontale che cercherà il riscatto dopo la sconfitta di Supercoppa nel Tamagawa Classico contro il Tokyo. I Delfini hanno disputato una brutta partita lo scorso weekend, mostrandosi lenti e macchinosi, cosa che in questi ultimi anni di dominio non si era mai vista. Dopo aver vinto 4 degli ultimi 5 campionati, il Kawasaki quest’anno vuole fare bella figura in AFC Champions League, ma dovrà dare il 100% per poter finalmente trovare anche il successo in campo asiatico, senza snobbare comunque gli impegni in J-League.
Al momento, sul Giappone calcistico stanno iniziando però a soffiare venti di cambiamento, con il Kawasaki Frontale che non sembra più la macchina perfetta di prima, nonostante alla sua rosa abbia aggiunto due pedine molto interessanti come Tatsuki Seko e Jay Chanathip. E quest’anno la concorrenza è molto agguerita, con tante squadre che sognano di spodestare il trono che i Delfini occupano da 2 anni. Dire chi potrà vincere il campionato è molto difficile e finalmente dopo anni di monopolio si torna a vivere una situazione di assoluta incertezza in J-League. Andiamo a vedere quali e quante sono le squadre che cercheranno di rubare lo scettro al Kawasaki Frontale
Ryotaro Araki (20 anni), la stella del Kashima Antlers (foto: J-League)
Sono ormai 6 anni che ad Ibaraki non si festeggia più, con le ultime stagioni del Kashima Antlers molto altalenanti. I Cervi negli ultimi 2 campionati sono partiti sempre molto male, per poi risorgere e chiudere in crescendo la stagione. Lo scorso anno, il Kashima ha anche sfiorato clamorosamente il terzo posto con una super rimonta iniziata dopo aver mandato via l’ex Roma Zago e affidato la propria panchina a Naoki Soma. Nonostante l’ottimo lavoro, Soma non ha rinnovato il suo contratto ed il Kashima ha stupito tutti, affidando la sua panchina allo svizzero René Weiler, primo allenatore né brasiliano né giapponese nella storia del club
Il tecnico svizzero potrà puntare su un mix davvero esplosivo fatto di giocatori si giovani, ma di grande talento e di gran personalità. Occhi puntati sulla stella assoluta della squadra e promessa del calcio giapponese Ryotaro Araki. Il 20enne di Kumamoto ha già fatto vedere tanto di sè lo scorso anno, con ben 10 gol in 36 partite di J-League (13 gol stagionali), facendo registrare numeri pazzeschi per un calciatore della sua età. Numeri che solo l’ex nazionale giapponese Shoji Jo era riuscito a registrare, con Araki diventato il secondo adolescente a compiere tale impresa, ma ora il giovane di Kumamoto vuole di più.
Ha compiuto 20 anni solo da pochissimo (lo scorso 29 Gennaio ndr.), ma Araki ha una personalità da far paura e lo ha fatto capire decidendo di indossare la maglia numero 10. Quest’anno il centrocampista offensivo classe 2002 vuole di più, vuole essere ancora protagonista e permettere alla sua squadra di tornare a vincere un campionato che manca da troppo tempo. Araki non sarà solo in questo compito, poiché al suo fianco ci sarà gente come Ayase Ueda, altro giovanissimo bomber da tenere d’occhio, e soprattutto Yuma Suzuki. Il figliol prodigo è tornato a casa dopo i 2 anni e mezzo in Belgio al Sint-Truiden ed anche lui vuole riportare il Kashima sul tetto del Giappone.
Il Kashima ha venduto giocatori importanti in questa sessione di mercato e che hanno fatto la storia di questo club come Leo Silva, autore della doppietta nella finale d’andata di AFC Champions League contro il Persepolis nel 2018, o Yasushi Endo, ma si è comunque rinforzato con giocatori funzionali al suo progetto. Sono arrivati, infatti, Hayato Nakama dal Kashiwa Reysol e soprattutto Yuta Higuchi, centrocampista di 25 anni prelevato dal Sagan Tosu dove ha fatto benissimo nell’ultima stagione. In difesa sono andati via Machida e Inukai, ma è arivato l’esperto Kim Min-Tae ed è stato promosso in prima squadra il giovane Mizoguchi. Insomma, un Kashima Antlers che ha cambiato pelle, facendo capire che quest’anno per il titolo fa sul serio.
Yuya Osako (31 anni) esulta dopo un gol del suo Vissel Kobe (Foto: DAZN Japan)
Il Kashima è senza ombra di dubbio la squadra più accreditata per lottare con il Kawasaki Frontale, ma il Vissel Kobe non è da meno. Gli amaranto hanno chiuso al terzo posto lo scorso campionato, ma quest’anno vogliono fare di più oltre a ben figurare in AFC Champions League. La rosa sarà ancora guidata da Atsuhiro Miura nel segno della continutià, con l’allenatore di Oita che guiderà la squadra per il terzo anno, sperando di poter migliorare i risultati dello scorso anno.
La rosa del Vissel è una delle più esperte di tutta la J-League, con un’età media di 27,2 anni. Oltre alla leggenda Andrés Iniesta, il Vissel può vantare tra le sue fila altri giocatori di gran esperienza internazionale come l’attaccante del Giappone Yuya Osako, gli ex nazionale giapponese Yoshinori Muto e Gotoku Sakai e gli ex Barcellona Sergi Samper e Bojan Krkic. Quest’anno va seguito con attenzione anche il talento Lincoln, con l’attaccante brasiliano che lo scorso anno a causa di un duro infortunio giocò pochissimo.
Avendo una più che discreta liquidità grazie alla Rakuten di Mikitani, CEO del club, il Vissel ha mantenuto in rosa tutti i pezzi da novanta, salutando solo Douglas, accasatosi al Kashiwa, e Vermaelen che ha dato l’addio al calcio. Inoltre, proprio grazie a questa liquidità, gli amaranto hanno piazzato tre colpi di mercato interessati, acquistando il difensore Tomoaki Makino ed il centrocampista Koya Yuruki dall’Urawa, mentre dallo Yokohama F. Marinos è arrivato Takahiro Ogihara, mediano classe 1991 che va ad aumentare ancor di più l’esperienza in mezzo al campo.
Con la vittoria sul Kawasaki in Supercoppa, anche l’Urawa Red Diamonds ha tutte le carte in regola per lottare per il titolo. Vero, le cessioni di Makino e Yuruki sono state dolorose, ma i Reds possono puntare su calciatori molto interessanti come bomber Kasper Junker e il mattatore dei Delfini Ataru Esaka che quest’anno potrà essere uno dei leader di Rodriguez. Il tecnico spagnolo sta facendo benissimo da quando è arrivato a Saitama e dopo aver vinto la Coppa dell’Imperatore, vuole trionfare in campionato e disputare un’ottima AFC Champions League.
L’Urawa Red Diamonds festeggia la vittoria in Supercoppa Giapponese contro il Kawasaki Frontale (Foto: Urawa Reds Diamonds)
La squadra di Saitama ha lavorato molto sul mercato per dare a Rodriguez una squadra competitva e sono arrivati l’attaccante svedese David Moberg Karlsson dallo Sparta Praga, i centrocampisti Yusuke Matsuo dallo Yokohama FC e Ken Iwao dal Tokushima Vortis ed il difensore Tomoya Inukai dal Kashima Antlers. Tutti giocatori che vanno a rinforzare una rosa che vanta già giocatori importanti come i difensori Alexander Scholz ed Hiroki Sakai ed i centrocampisti Takahiro Sekine e Yoshio Koizumi.
Nonostante i buoni propositi, parte molto indietro rispetto alle quattro squadre sopracitate il Nagoya Grampus che a sorpresa ha salutato Massimo Ficcadenti ed affidato la propria panchina all’ex allenatore del Tokyo Kenta Hasegawa. Il nuovo allenatore ha detto nella conferenza stampa di presentazione che il Nagoya lotterà per il titolo quest’anno, anche se sulla carta non può essere di certo la favorita.
Di positivo per i Grampus è quello di non aver ceduto i pezzi più pregiati della squadra come il centrocampista Sho Inagaki, decisivo per la vittoria della YBC Levain Cup dello scorso anno, o l’esterno d’attacco brasiliano Mateus, autore di tanti gol fondamentali. Il club della Toyota ha aggiunto maggior esperienza alla squadra con gli arrivi del centrocampista Noriyoshi Sakai dal Sagan Tosu, del centrocampista brasiliano Leo Silva dal Kashima e del difensore brasiliano Tiago Pagnussat dal Cerezo Osaka. Inoltre, è arrivato anche il giocatore che permetterà a Yutaka Yoshida di riposare (lo scorso anno le ha giocate tutte ndr.), con il Nagoya che ha acquistato il terzino Akinari Kawazura dall’Omiya Ardija.
A lasciare il club, invece, sono stati Takuji Yonemoto, ceduto in prestito allo Shonan Bellmare, e Ryogo Yamasaki, ceduto a titolo definitivo al Kyoto Sanga. Per il resto, la rosa è rimasta identica a quella dello scorso anno, anche se è tutto da decifrare il destino di Jakub Swierczok, con il polacco sospeso dall’AFC per doping dopo esser risultato positivo al termine della sfida di AFC Champions League col Pohang. Nelle ultime ore si è parlato di un addio al Nagoya, con i giallorossi che perderebbero un attaccante che lo scorso anno ha risolto partite complicate proprio a ridosso della nuova stagione.
I giocatori del Tokyo esultano dopo un gol, tra questi Diego Oliveira (31 anni), Yuto Nagatomo (35 anni) e Leandro (28 anni) (Foto: Chunichi Japan)
Come ogni anno, anche in questo campionato non mancheranno le sorprese ed una di queste potrebbe essere il Tokyo. La squadra della capitale, dopo due stagioni anonime dove ha vinto solo una YBC Levain Cup, ha optato per un cambiamento radicale in panchina con lo spagnolo Albert Puig che ha rimpiazzato il dimissionario Kenta Hasegawa. L’ex allenatore delle giovanili del Barcellona ha fatto un lavoro straordinario a Niigata con l’Abirex, sfiorando la promozione in J1, ed il Tokyo ha deciso di puntare su di lui per tornare grande.
Puig vuole che la squadra difenda alta, che giochi un calcio offensivo, dinamico mantenendo comunque un certo equilibrio, sfruttando molto la verticalità. Un’idea di calcio molto ambiziosa per il Tokyo che, però, dovesse interpretarla al meglio, diventerebbe la vera mina vagante del torneo. Non ci sono state grosse cessioni in casa Tokyo se non quelle del difensore Tsuyoshi Watanabe al Kortrijk e dell’attaccante Kyosuke Tagawa al Santa Clara, che ha mantenuto il proprio zoccolo duro.
Il trio d’attacco brasiliano formato da Adailton, Leandro e Diego Oliveira continuerà ad esaltare la folla dell’Ajinomoto Stadium, mentre in difesa hanno rinnovato il proprio contratto capitan Masato Morishige e Yuto Nagatomo. Sul mercato, il Tokyo si è mosso in maniera molto intelligente, acquistando il portiere polacco Jakub Slovik dal retrocesso Vegalta Sendai, i difensori Yasuki Kimoto dal Nagoya e Henrique Trevisan dall’Estoril, l’attaccante Keita Yamashita dal Sagan Tosu e soprattutto il talentuosissimo centrocampista Kuryu Matsuki dall’Aomori Yamada High School dopo l’ennesimo meraviglioso All Japan High School Tournament disputato.
Persi i suoi uomini migliori in questa sessione di mercato, anche lo Yokohama F. Marinos potrebbe essere paradossalmente una sorpresa. Proprio per questo motivo, infatti, dovesse far bene sarebbe una vera e propria sorpresa, ma non sarà facile. La squadra allenata dall’australiano Kevin Muscat ha ceduto Ogihara al Vissel, Daizen Maeda, capocannoniere delle passata J-League assieme a Leandro Damiao, al Celtic, Jun Amano all’Ulsan Hyundai (prestito ndr.), Theerathon al Buriram United e di Thiago Martins al New York City.
Marcos Junior (29 anni), una delle stelle dello Yokohama F. Marinos (Foto: World Today News)
In entrata di colpi importanti non ce ne sono stati se non gli arrivi di Takuma Nishimura dal Vegalta Sendai e di Anderson Lopes dal Wuhan, anche se è difficile credere che entrambi possano registrare gli stessi numeri di Daizen. In difesa sono arrivati Eduardo dal Sagan Tosu e Yuta Koike, mentre a centrocampo è arrivato il giovane Joel Chima Fujita dal Tokushima Vortis. Muscat dovrà fare un grande lavoro quest’anno per ottenere risultati, visto che i Marinos saranno impegnati anche in AFC Champions League.
I giocatori del Consadole Sapporo in posa per la foto pre-partita (Foto: Valuence.inc)
Con il campionato tornato a 18 squadre, anche la corsa per non retrocedere sarà molto interessante. Non dovrebbe avere grossi problemi a salvarsi il Consadole Sapporo che, nonostante abbia perso Chanathip, ha acquistato giocatori di grande esperienza come Gabriel Xavier a parametro zero dopo che questi non ha rinnovato il suo contratto con il Nagoya o come Shinzo Koroki e Daigo Nishi dall’Urawa, anch’essi a parametro zero. La squadra di Petrovic ha mantenuto la stessa rosa dello scorso anno ed anche in questo si punta ad un campionato tranquillo.
Campionato che si prospetta tranquillo anche per il Cerezo Osaka che si è rinforzato e che può essere ambizioso, puntando anche ad un piazzamento nella parte sinistra della classifica. La squadra di Kogiku si è dimostrata arcigna da affrontare lo scorso anno ed anche in questo vuole ripetersi. In questa sessione di mercato sono arrivati il difensore Ryosuke Yamanaka dall’Urawa e il difensore Matej Jonjic che è tornato ad Osaka dopo la parantesi in Cina. A centrocampo, invece, è arrivato Satoki Uejo dal Fagiano Okayama, con il classe ’97 che ha fatto benissimo lo scorso anno in J2.
Rischia di finire nella morsa per non retrocedere il Sanfrecce Hiroshima che quest’anno sarà allenato dal tedesco Michael Skibbe dopo le dimissioni di Jofuku. I viola non hanno fatto colpi importanti, se non prendendo giovani dalle squadre universitarie come l’attaccante Makoto Mitsuta dalla Ryutsu Keizai University o il difensore Taichi Yamasaki dalla Juntendo University. Di positivo c’è che non sono stati ceduti i big della squadra come Yuya Asano, lo scorso anno spesso e volentieri decisivo, ma con questa rosa il Sanfrecce rischia grossa visto quanto si sono rinforzate le dirette concorrenti.
Yuya Asano (25 anni), uno dei leader del Sanfrecce Hiroshima (Foto: Soccerdigestweb.com)
Anche il Sagan Tosu rischia grosso viste le tante cessioni ed un mercato non propriamente esaltante anche a causa della situazione economica del club che, seppur decisamente migliorata rispetto a due anni fa, non è ancora positiva. Stessa situazione per il Kashiwa Reysol che ha piazzato si due acquisti importanti come Douglas e Koyamatsu, ma la rosa appare molto più debole rispetto a questa stagione considerando che a lasciare sono stati in tanti tra cui Segawa, Kamiya, Cristiano, Nakama, Yamashita e Takahashi.
A chiudere la bagarre salvezza ci sono poi le solite squadre, ovvero Avispa Fukuoka, Shimizu S-Pulse, Shonan Bellmare e le due neopromosse Kyoto Sanga e Jubilo Iwata che vorranno mantenersi in massima serie dopo la fatica per essere tornate nell’élite del calcio giapponese. A queste ci aggiungiamo, però, il Gamba Osaka che ha perso giocatori importanti come Ideguchi volato al Celtic e Kim Young-Hwon, andato all’Ulsan. Per i nerazzurri sarà una stagione molto complicata e non dovrebbe essere sorprendente vederli a lottare per non retrocedere.
Quest’anno a retrocedere saranno solo le ultime due squadre in classifica, mentre la terzultima in classifica giocherà il play-off con la squadra vincitrice dei play-off di J2 League. Il format torna ad essere dunque quello originale, con la squadra di J1 che, in caso di pareggio nel play-off dopo 90′, manterrà la categoria a discapito della squadra di J2. Di seguito il programma della prima giornata e quali saranno le partite visibili su Onefootball che anche quest’anno offrirà in esclusiva ed in maniera del tutto gratuita le partite di J-League.
Venerdì 18 Febbraio
Sabato 19 Febbraio
Avispa Fukuoka – Jubilo Iwata (ore 06:00)
Gamba Osaka – Kashima Antlers (ore 06:00)
Sanfrecce Hiroshima – Sagan Tosu (ore 06:00)
Kyoto Sanga FC – Urawa Red Diamonds (ore 06:00) (diretta streaming su Onefootball)
Shimizu S-Pulse – Consadole Sapporo (ore 06:00)
Yokohama F. Marinos – Cerezo Osaka (ore 06:00) (diretta streaming su Onefootball)
Nagoya Grampus – Vissel Kobe (ore 07:00) (diretta streaming su Onefootball)
Shonan Bellmare – Kashiwa Reysol (ore 07:00)
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