PianetaBari
·21 de março de 2025
🎢 Bari sulle montagne russe: marcia da Serie A nei primi tempi, ma la ripresa inchioda Longo

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·21 de março de 2025
Uno degli aspetti meno positivi emersi durante la stagione del Bari è quello legato all’incapacità cronica della squadra di mantenere costante il livello di performance nel corso delle due frazioni di gioco. A riprova di questa teoria, il dato emerso dalla classifica parziale tra i primi e i secondi tempi parla di un verdetto impietoso, che non può essere frutto della casualità. Clicca qui per leggere l’approfondimento sui gol incassati dai biancorossi, mentre clicca qui per leggere l’approfondimento sulle marcature realizzate.
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Una carenza apparsa evidente dai numeri. Limitando la classifica ai primi tempi, il Bari si ritroverebbe al secondo posto con 51 punti, quinto miglior attacco e miglior difesa del campionato con appena 9 reti subite. Il discorso cambia drasticamente se si guarda la classifica dei secondi parziali, con una discrepanza negativa di 20 punti e un terzultimo posto complessivo in condivisione con la Reggiana, con il secondo peggior numero di gol segnati, davanti solo al Cosenza ultimo in classifica.
Una differenza enorme di rendimento confermata anche dalla media punti, che passa da 1,70 nel primo parziale a 1,03 nei secondi tempi. Un gap troppo grande per non poter essere ignorato, come ben spiegato dai numeri. Ma quali sono le cause che hanno portato i biancorossi a dover fare i conti con questa situazione?
La discussione legata alle difficoltà dei subentrati di incidere a gara in corso è stata fin da subito una tematica emersa nell’ambiente biancorosso. In particolare, la sensazione avuta in diversi momenti della stagione è che i ricambi dal centrocampo in su non abbiano quasi mai garantito lo stesso livello di prestazioni dei titolari.
Soffermandoci ad esempio sulla mediana, nessun biancorosso è stato in grado di mantenere lo stesso grado di affidabilità di due metronomi come Maita e Benali. Discorso non troppo lontano anche per il reparto avanzato, in quanto soltanto in pochissime occasioni chi è subentrato dalla panchina è riuscito a generare nuovo peso offensivo portando la squadra a poter chiudere poche volte la partita a proprio favore.
Appare dunque evidente che questo limite, ormai scalfito nella stagione del Bari, difficilmente possa essere rimosso per il finale di stagione. La speranza è che possa esserci quantomeno una riduzione parziale della discrepanza di rendimento tra i due parziali di gioco, pur tenendo a mente di tutte le difficoltà emerse nei primi tre mesi del 2025 biancorosso.
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