Carnevali Sassuolo: «Contro il Pisa gara decisiva, ora rivogliamo la Serie A; e sul futuro di Berardi…» | OneFootball

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Calcionews24

·23 de dezembro de 2024

Carnevali Sassuolo: «Contro il Pisa gara decisiva, ora rivogliamo la Serie A; e sul futuro di Berardi…»

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Le parole di Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, sull’obiettivo promozione dei neroverdi e molto altro

Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo ha parlato a GR Parlamento durante La Politica nel pallone. Di seguito le sue parole.

PISA SASSUOLO – «Ci aspetta una partita contro una squadra forte. Noi al momento su Pisa e Spezia, le seconde, abbiamo 6 punti di vantaggio e speriamo di continuare. Pensiamo di partita in partita sapendo che la prossima sarà particolare, difficile, su un terreno che è insidioso per tutte e dunque anche per noi».


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GROSSO – «Penso che sia l’acquisto più importante, fondamentale. È stata la nostra prima e unica scelta. Abbiamo subito definito gli accordi nel momento in cui siamo retrocessi nella passata stagione per ripartire subito. Sposa la filosofia del Sassuolo che il club ha portato avanti in tutti questi anni: ha grandi qualità sotto l’aspetto umano e calcistico, credo sia stata la pedina fondamentale per questa ripartenza».

TORNARE IN SERIE A – «Abbiamo fatto 11 anni consecutivi di Serie A e credo sia qualcosa di straordinario, speciale. Una società che è cresciuta tanto grazie alla nostra proprietà, la famiglia Squinzi, una proprietà italiana, forte, che ci ha dato la possibilità di lavorare in un certo modo con l’acquisizione dello stadio, un centro sportivo all’avanguardia, un settore giovanile che è campione d’Italia con la Primavera, abbiamo vinto la Supercoppa e anche quest’anno siamo nelle primissime posizione in classifica, un settore giovanile che ci porta risultati perché poi tanti ragazzi approdano in prima squadra. Il responsabile del settore giovanile Palmieri ora è il direttore sportivo, per cui c’è un’aria nuova per provare a riportare il Sassuolo in Serie A con questa voglia, questi obiettivi a lungo termine, cercando di fare sempre meglio».

RAPPORTI TRA LEGA SERIE A E B – «Credo che sia giusto fare un ringraziamento al presidente Balata per quello che ha fatto perché credo sia stato fatto un buon lavoro in questi anni, allo stesso tempo un in bocca al lupo al presidente Bedin. Credo possano esserci delle possibilità all’interno della Lega B di creare un percorso importante. Ho trovato una Lega meno disunita rispetto alla Serie A, le squadre sono un po’ più compatte per creare un percorso sapendo che è un momento difficile, un momento in cui la parte economica ha delle difficoltà, e soltanto con l’unione di intenti si può ottenere qualcosa di importante, basta vedere la creazione con Amazon per il canale di Serie B. Sono sicuro che il presidente riuscirà a portare avanti tutto questo e sono sicuro che la B in futuro potrà costruirsi il suo percorso importante e non dimentichiamo che in B i giovani italiani devono essere quelli che approdano in Serie A e soprattutto nella nazionale maggiore».

SIMONELLI PRESIDENTE DI LEGA – «In bocca al lupo anche a Simonelli, che conosco da tanto tempo e credo che sia una persona super-preparata e adatta per gestire la Lega di Serie A. Il passo importante oggi lo dobbiamo fare noi società, essere uniti, per avere una visione più ampia. Questo cambiamento, senza dire che quanto fatto in passato è stato sbagliato, ma si cambia anche per cercare di fare qualcosa di nuovo e di diverso».

SU BERARDI – «Non c’è nessuna richiesta. A oggi, lui per primo, siamo concentrati sul Sassuolo. Poi faremo le valutazioni, come abbiamo sempre fatto in questi anni, ci siederemo a tavola con le società che lo chiederanno perché con il ragazzo c’è qualcosa di speciale, di diverso, siamo sempre in sintonia sotto tutti gli aspetti. Se c’è stato un momento in cui è stato vicino all’addio? Sì, ci sono stati più momenti, momenti in cui magari la società era anche disposta a fare una cessione e poi per diversi motivi non si è conclusa. Di richieste ne abbiamo avute diverse, penso alla Juventus, l’Atalanta, diverse squadre nel corso degli anni».

CHE EFFETTO FA VEDERE MAROTTA PRESIDENTE DELL’INTER? – «Io credo di aver iniziato a collaborare con lui circa 39 anni fa. Lui era già un direttore sportivo affermato, era nel calcio Monza in Serie B, mi ha visto crescere ed è giusto che io riconosca in lui il mio maestro. E adesso vedere lui presidente di una squadra come l’Inter è la felicità ma questo è il riconoscimento al lavoro che fa perché credo sia da considerare il miglior dirigente se non il migliore assoluto per cui è la cosa più giusta che ci potesse essere».

VOCI SULLA ROMA – «Io con la società giallorossa non ho mai avuto contatti, non ho mai parlato con loro, e non avendo mai parlato con loro non posso dire nulla».

STADI – «Credo che non sia facile perché certi lavori bisogna iniziarli, bisogna programmarli in tempi brevi, anche perché in questi stadi si giocano le partite di campionato per cui la programmazione è alla base di tutto. Io lo spero perché oggi in Italia siamo molto indietro per cui in Italia si parla, si parla, ma gli stadi non si riesce mai a farli. Noi abbiamo lo stadio di proprietà, la nostra proprietà ha investito del denaro importante per sistemarlo e abbiamo ospitato eventi importanti. Io lo spero per il calcio e penso che la politica sia determinante in questo caso ma credo che ci sia la volontà da parte di tutti di sedersi a breve e partire perché altrimenti si continua solo a fare chiacchiere e con le chiacchiere non si va da nessuna parte».

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