Inter Milan
·05 de maio de 2025
Certe notti non finiscono mai

Inter Milan
·05 de maio de 2025
Ognuno con i suoi riti, ognuno con i suoi pensieri nella testa. Chi si immagina il peggio, chi sogna già il giorno dopo, e quello dopo ancora. In fondo, ogni tifoso è fatto alla sua maniera, ma tutti, allo stesso momento, pensano e desiderano la stessa cosa. È il bello di essere una famiglia, un popolo, il bello di condividere la stessa passione sfrenata, incontrollabile, che ti porta a non dormire, oppure a leggere, studiare, rivedere vecchie partite, camminare, correre. Ognuno a modo suo, per arrivare lì, dove tutti aspettano, dove tutti sognano.
Inter-Barcellona, ogni generazione ha la sua. Ripensare alle sfide del passato è sicuramente un modo di esorcizzare l'attesa. Ma conta il giusto, conta per ricordi dolci e per vecchie paure, conta solo per accorciare il tempo verso quella che più conta, questo Inter-Barcellona.
San Siro chiama un intero popolo. E se tutti gli interisti del mondo non possono stare dentro il Meazza, chi sarà in campo saprà che oltre ai 75mila sugli spalti ci saranno milioni e milioni di cuori e di cervelli concentrati solo, e soltanto, su una cosa.
Nessuno sa cosa accadrà: né gli scaramantici, né gli statistici. Il mistero del calcio che affascina e strugge, che ti porta quasi allo sfinimento, a sperare che cominci in fretta la partita e che finisca, bene o male, ma in fretta, perché è stupendo il gioco, il nerazzurro, tutto, ma anche il fisico, il cuore, la testa, a un certo punto hanno bisogno di rallentare.
È una notte, come ce ne sono tante: una vigilia. Ognuno di noi avrà nella testa centinaia, migliaia di partite dell'Inter: anche quelle del passato, quando non eravamo nemmeno nati. Eppure tutti sono qui, aggrappati al desiderio di arrivare al fischio d'inizio, a sospirare su ogni pallone. Paure e speranze, tensioni ed emozioni. Si mischieranno, magari con la pioggia a rendere il tutto ancora una volta più drammatico, più epico. La notte contro il Bayern Monaco ha lasciato nel cuore di tutti, presenti e più lontani, un qualcosa di unico. La partita di qualche giorno fa a Barcellona, poi, ha allenato tanti aspetti del nostro tifo: la meraviglia, l'ammirazione, l'orgoglio. Milano è qui, che aspetta e si prepara. Con i suoi riti, con le sue persone, con chi arriverà per la prima volta al Meazza, con chi potrebbe arrivare al proprio posto anche bendato. Fischierà l'arbitro, e poi sarà una bolgia. Dentro di noi, le emozioni, ognuno con le sue. Nessuno sa come finirà. Sicuramente, tutti, allo stadio e a casa, finiranno senza voce.