Inter-News.it
·29 de janeiro de 2025
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Il Presidente della Fiorentina finisce in tribunale per aver creato profili fake su Twitter, utilizzandoli per insulare MLS e Federcalcio USA. La storia ha dell’incredibile.
INCREDIBILE – Ha dell’incredibile la storia che vede protagonista il patron della Fiorentina in queste ore. Lunedì, come riporta Calcio e Finanza, è stata la nona giornata del processo nel quale Rocco Commisso è imputato. L’accusa che ricade sull’imprenditore italiano, naturalizzato statunitense, ha davvero dell’incredibile: account anonimi su Twitter, a lui riconducibili, utilizzati per insultare la MLS e la Federcalcio statunitense (USSF).
PROFILI FAKE – Tutto inizia nel settembre del 2017, quando la US Soccer sceglie di non rinnovare la licenza alla NASL, la vecchia seconda divisione del calcio statunitense di cui Commisso era presidente. Da quel momento, attraverso l’account Global Soccer Fan, il presidente della Fiorentina ha intrapreso degli attacchi social nei riguardi della MLS e della Federcalcio statunitense. Attraverso una serie di tweet, infatti, Commisso ha preso di mira Don Garber, Commissioner del massimo campionato USA, e il presidente del calcio statunitense Sunil Gulati. L’imprenditore ha paragonato i due a Harvey Weinstein, il produttore di Hoolywood pluricondannato per violenza sessuale ai danni di attrici e altre donne dello spettacolo, e al noto truffatore legato allo Schema Ponzi, Bernie Madoff.
RETROSCENA E SCUSE – La scoperta degli altarini di Commisso è avvenuta quando quest’ultimo ha avviato una causa contro MLS e la USSF per danni economici dovuti alla decisione di non rinnovare la licenza alla NASL come seconda divisione del calcio USA. Lo stesso Presidente della Fiorentina ha ammesso di esser stato l’autore di quei tweet nel corso dell’udienza di lunedì. Non solo, il patron dei viola ha anche ammesso di aver aperto un altro account Twitter, dal nome “Virgil Kane”, e di aver incaricato il proprio dirigente delle relazioni pubbliche di utilizzarlo per continuare ad attaccare MLS e USSF su Twitter. In merito Commisso ha dichiarato: «Non mi sento bene per quello che ho fatto, perché non è da me. Ho smesso di usare l’account Twitter. Non ho fatto nessun tweet negli ultimi cinque o sei anni e sono felice di aver smesso con tutti i social media».