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Calcio e Finanza

·10 de março de 2025

Como, il progetto stadio. Dalla capienza al ristorante: tutti i dettagli

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Nei grandi piani per il Como della proprietà indonesiana dei fratelli Hartono uno dei punti fondamentali è lo stadio. Stabilito che la società lariana non lascerà il Sinigaglia, che passerà da un importante piano di riqualificazione che il club sta mettendo appunto con il Comune, come confermato a Calcio e Finanza dal presidente del Como, Mirwan Suwarso.

Nei giorni scorsi, il club, come riporta La Provincia di Como, ha depositato in Comune il documento di fattibilità delle alternative progettuali che dà idea delle tempistiche che porteranno il Como ad avere un nuovo Sinigaglia completamente ristrutturato. Nel documento si parla di 810 giorni come durata dell’intero iter burocratico più quelli dei lavori che vengono conteggiati, e compresi, pari a 690.


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Il conto alla rovescia è iniziato ufficialmente il 21 luglio 2024, con la Conferenza dei servizi preliminari che sta svolgendo il suo lavoro proprio in questi giorni e racchiude tutti «i soggetti titolari di competenze in relazione al progetto», insieme al soggetto proponente. Lo scopo della Conferenza è quello di favorire lo scambio di comunicazioni e documenti, finalizzati a far pervenire eventuali osservazioni o richieste per superare tempestivamente lacune o criticità della proposta presentata.

Alla pubblicazione del verbale conclusivo di questa prima e preliminare Conferenza dei servizi, seguirà un periodo di 30 giorni, durante il quale dovrà essere votata dalla giunta la dichiarazione di pubblico interesse, entro il 26 aprile. Dopodiché ci sarà una parentesi di quattro mesi destinati a una seconda Conferenza dei servizi, che si svolgerà con le stesse modalità della prima, ma che avrà una funzione decisoria sancita, entro il 22 dicembre di quest’anno, con l’approvazione del progetto. Dopo questo secondo via libera, il Comune e il Como potranno procedere alla sottoscrizione della convenzione per il nuovo stadio, con affidamento diretto dell’esecuzione e della gestione dei lavori alla società dei fratelli Hartono.

Se il cantiere del nuovo stadio dovesse partire il 21 maggio 2026, come ipotizzato nel documento, si concluderebbe ad agosto 2028. Ad oggi è previsto un intervento per fasi. Verranno dapprima gettate le basi per la costruzione dell’infrastruttura impiantistica: si prevede la creazione di un nuovo energy center, che servirà non solo il Sinigaglia, ma anche il futuro hotel e l’edificio dell’ex Coni.

I lavori veri e propri sull’impianto dovrebbero partire invece dalla riqualificazione dei settori est e nord con l’inizio fissato per il 22 maggio 2026 fino al 13 ottobre 2027. In particolare, un intero anno (da agosto 2026 fino ad agosto 2027) sarà impiegato per la realizzazione dei corpi est e nord: si prevede la costruzione di tribune provvisorie laterali a sud e la demolizione delle tribune est e nord, cui seguirà la realizzazione delle fondazioni e dei locali interrati. Invece la costruzione dell’hotel avrà una durata di circa 90 giorni, tra metà febbraio e metà gennaio 2027 con l’allestimento degli spazi interni tra il 17 aprile e il 13 ottobre 2027. Nel frattempo, si prevede anche la realizzazione della copertura dello stadio e la costruzione delle opere esterne (entrambe le operazioni dovrebbero durare 60 giorni).

La seconda fase del cantiere per il nuovo Sinigaglia si ipotizza invece nell’arco di un anno, tra agosto 2027 e agosto 2028. In questo caso, i lavori si concentreranno sui settori sud e ovest dell’impianto, con fasi intermedie che, sostanzialmente, ricalcano quelle elencate per la prima fase. Intanto, tra maggio dell’anno prossimo e luglio 2027 potrebbe essere realizzato il parcheggio multipiano, considerato all’interno del progetto come un’area di lavoro «a sé stante».

Il nuovo impianto dovrebbe poi avere una capienza pari a 15.200 posti, meno di quelli che i tifosi del Como avevano iniziato a sognare, ma comunque ben fa intendere la volontà della proprietà di dotare la propria società di uno stadio moderno.

Proprio per questo il club ha già iniziato a lavorare con uno studio di architettura di grandissimo livello e prestigio come Populous, con un team progettazione che è completato da J+S SpA di Concorezzo, quale project management, e una serie di studi tra ingegneri, geologi, esperti di mobilità.

Il capitolo sull’impianto, presente nel documento di fattibilità presentato al Comune, è diviso in due parti: la prima riguarda il progetto commerciale, con la realizzazione di spazi per negozi, bar, ristoranti, il già citato albergo sullo stile del bosco verticale (anche se solo di quattro piani), una farmacia, un centro salute, una zona per esposizioni e mostre. La seconda prende in considerazione l’interno, ovvero la suddivisione tra i vari settori.

Secondo il progetto, l’attuale curva dei tifosi lariani traslocherà a Est. Sarà il settore più popoloso dei quattro spicchi che circonderanno il terreno di gioco: qui troveranno posto a sedere poco meno di 6mila tifosi (5978 per la precisione). La curva opposta, la Ovest, avrà invece una capienza di 3.560 spettatori. Ma lo spicchio destinato agli ospiti sarà decisamente più piccolo: 761 posti, individuati all’estremità sinistra, nell’angolo compreso tra la curva stessa e la tribuna centrale. La separazione tra le tifoserie sarà pensata e organizzata con pannelli trasparenti, come quella dell’Allianz Stadium della Juventus.

Il settore con il minor numero di spettatori sarà la tribuna, dove dovrebbero essere installate 2.101 poltroncine. Di fronte, i distinti avranno 2.501 posti a sedere. Lungo i lati Nord (verso il lago) ed Est la struttura delle tribune è stata prevista interconnessa con quella dell’hotel. Al primo e secondo piano di tribuna e distinti troveranno poi posti aree dedicate all’accoglienza vip e gli sky box.

Il nuovo impianto è stato pensato su quattro livelli differenti. Al piano terra, si dovrebbero aprire una serie di negozi e, in generale, l’area commerciale. Verso la zona del Monumento ai Caduti, l’attuale ingresso del settore ospiti, ci sarà invece la hall dell’albergo. Il primo e secondo piano saranno quasi coincidenti sono previsti un centro medico e una farmacia. Sul lato opposto, lungo tutta via Vittorio Veneto, troveranno spazio invece le stanze dell’albergo.

Al terzo piano sarà realizzato un ristorante affacciato su viale Puecher, il piano alto delle stanze dell’hotel. Infine al quarto piano, posizionati soltanto nello spicchio di stadio a Nord-Est ci saranno un ristorante e il Roof top bar, ovvero un bar “sul tetto” dello stadio.

Sono anche previsti una palestra e un centro benessere, aperta sia agli ospiti dell’hotel che al pubblico esterno, un food market al pian terreno, spazi per attività di intrattenimento. La conferenza di servizi ha tempo ora fino a fine mese per far pervenire le proprie osservazioni. Se tutto dovesse andare come spera il Como, senza grandi intoppi, a fine primavera potrebbe iniziare la seconda fase con la predisposizione del progetto di fattibilità. Penultimo step prima dell’inizio dei lavori.

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