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·06 de fevereiro de 2025

Il Jiménez con la J di jolly

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Il primo mese di Conçeicao al Milan è stato caratterizzato da alti e bassi. Ma ieri, nel quarto di finale di Coppa Italia, evidentemente toccava agli alti. Al netto dei grossolani errori difensivi della Roma, la prestazione del Diavolo è stata convincente. Oltre al pass per la semifinale (dove aspetterà la vincente di Inter-Lazio), il tecnico portoghese si porta a casa un Abraham in versione goleador e i primi lampi dei nuovi: assist per Giménez, gol per João Felix.

Tra le altre cose, però, l’ex allenatore del Porto ottiene ulteriori conferme su Álex Jiménez, da non confondere con il nuovo arrivato. Tra una quasi omonimia e i capelli ossigenati non sarà semplice distinguerli, ma certamente Conçeicao sarà contento di avere due profili validi per definire sempre il proprio assetto tattico. Contro la Roma lo spagnolo ha giocato un’altra buonissima partita, e si è confermato un calciatore di ottimo livello per l’eta che ha, solo 19 anni, e anche per la sua polivalenza.


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Segnali positivi da Milan-Roma

Ci sono tre sprazzi di Milan-Roma che più di tutti riassumono tutta l’utilità di Alex Jiménez. Al 24′ su un calcio d’angolo a sfavore, il laterale spagnolo legge lo schema giallorosso con l’esperienza e l’attenzione di un veterano: intercetta con una spizzata il cross arretrato di Dybala, togliendolo dalla disponibilità di Saelemaekers pronto al tiro, e successivamente rincorre il pallone con grande gamba, generando una ripartenza che Theo vanifica non stoppando all’interno dell’area di rigore.

Pochi minuti dopo, durante una normale fase di possesso rossonera, il classe 2005 si fa servire sulla corsa da Walker e punta Ndicka con un cambio di passo. Lo salta vincendo un rimpallo e poi cerca un compagno in un’area di rigore semi-deserta. Dopo aver visto la giocata precedente, questa è quella che dimostra che l’ex Real Madrid era in partita e ne certifica la sua personalità, strappandoti in diretta il più classico dei «Il ragazzo è forte, eh».

Nella ripresa, al minuto 57′, il numero 20 mette in mostra anche le sue doti in ripiegamento. Su un lancio lungo di Koné verso Angeliño, Alex Jiménez si fa una lunga corsa all’indietro da quinto puro e chiude lo spagnolo con il fisico, con un colpo sul filo della regolarità, dando prova anche della sua astuzia, che per uno che ancora deve compiere 20 anni è assolutamente tanta roba. Prima di uscire al 70′ al posto di Leão, lo spagnolo ha anche il tempo di farsi dieci minuti sulla sinistra, attestando anche la sua duttilità.

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Jiménez, un esterno dalle mille risorse

A proposito di duttilità, in questa stagione Álex Jiménez si è applicato non solo in diversi ruoli, ma anche in diverse squadre. No, non siamo pazzi. Lo spagnolo ha fatto 17 presenze presenze con il Milan Futuro tra Girone B e Coppa di Serie C, siglando anche quattro gol. È chiaro che uno con le sue qualità in quel contesto sia un pesce troppo grosso. Difatti ha giocato anche dieci gare tra i grandi, di cui sei da titolare, scendendo in campo in cinque ruoli diversi.

Con Fonseca è entrato nelle rotazioni tardi, solo a dicembre, ma in più di un’occasione aveva preso il posto di Theo Hernandez come terzino sinistro. Nell’ultima dell’allenatore portoghese, proprio contro la Roma, invece aveva sostituito Rafa Leão (infortunato) alto a sinistra. Conceiçao lo vede più a destra. In Supercoppa gli ha fatto fare l’ala, mentre ultimamente sta giocando più da equilibratore largo sulla corsia, diventando un quinto basso quando il Milan difende.

Tendenzialmente lui è destro, ma sa usare bene anche il piede debole. Ha corsa, tecnica e abnegazione. Insomma può fare un po’ tutto e, vista la giovane età, se questi sono i presupposti i margini sono ampi. È un po’ il Saelemaekers che sta mancando ai rossoneri e che lo stesso Fonseca avrebbe voluto in rosa. Nello scontro diretto, però, lo spagnolo ha avuto nettamente la meglio. Per ora il Diavolo se lo gode e con un’ipotesi di 4-4-2, con João Felix e Santi Giménez davanti, potrebbe rivelarsi davvero utile per avere più equilibrio sulle fasce. Il Real Madrid, però, è sempre alla finestra. Come per Brahim Díaz c’è la recompra: da 9 milioni nel 2025, da 12 nel 2026.

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