Inter-News.it
·09 de março de 2025
Inter-Monza IN tre punti: Inzaghi premiato, rimonta che dà fiducia

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·09 de março de 2025
Inter-Monza ha la firma di Inzaghi dopo un primo tempo negativo per due episodi, pesanti ma alla fine non decisivi nel risultato. La vetta della classifica è ancora salva, aspettando i risultati del Napoli e dell’Atalanta (prossima avversaria in trasferta, ndr). Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la 28ª giornata di Serie A
MILANO – Il testacoda dell’Inter di Simone Inzaghi stava per andare in scena contro il Monza di Alessandro Nesta, ultimo in classifica a quota 14 punti. Invece per la capolista nerazzurra si può parlare di allungo, perché ora – e prima di Bergamo – i punti sono 61. Analizziamo Inter-Monza (3-2) di Serie A in tre punti.
La formazione titolare scelta da Simone Inzaghi per Inter-Monza in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
1. UNDICI MIGLIORE – Inzaghi sceglie la formazione-tipo senza fare ragionamenti sulle prossime due partite in calendario prima della sosta. Non c’è tempo di fare calcoli sull’Atalanta, rinunciando ai diffidati dall’inizio. E non è ancora tempo di pensare al Feyenoord, atteso a San Siro dopo lo 0-2 in Olanda. Gli unici titolari in panchina sono il portiere Yann Sommer – recuperato dopo l’infortunio ma non c’è motivo di far sedere il dodicesimo Josep Martinez, fin qui ottimo – e l’attaccante Marcus Thuram, ancora acciaccato. La prima mezz’ora nerazzurra è anche buona, forse manca un po’ di cattiveria, ma due grosse distrazioni difensive a centrocampo fanno crollare ogni certezza. Un po’ di energia e grinta in più si vede dopo lo 0-2, quando Marko Arnautovic accorcia prima dell’intervallo. Non è un gol utile solo per il tabellino: l’1-2 di Arnautovic tiene in vita l’Inter, che può ripartire nella ripresa con più carica. Quella necessaria per ribaltare il Monza.
Simone Inzaghi in occasione di Inter-Monza in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
2. RIMONTA PREPOTENTE – L’Inter riparte con un assetto più offensivo grazie al doppio cambio in difesa nell’intervallo. Ottimo il rientro di Carlos Augusto a sinistra. Il Monza è troppo basso e chiuso per non subire gli attacchi nerazzurri. Dominio totale. Assedio senza precedenti. E infatti il record di tiri lo certifica. Il gol è nell’aria ma serve prima una perla di Hakan Calhanoglu dalla distanza e poi l’autogol di Georgios Kyriakopoulos per invertire il risultato iniziale. Il 3-2 è il giusto premio per una squadra che ci crede, continua a giocare bene e sembra non temere lo scenario negativo. Eppure i problemi per Inzaghi non finiscono, perché la partita di Piotr Zielinski dura appena tre minuti. Il centrocampista polacco entra, si fa male ed esce. Ed ecco la mossa vincente di Inzaghi. Nessun cambio ruolo per ruolo, dentro Joaquin Correa per il passaggio al 3-4-3 più offensivo. Passaggio che dura appena cinque minuti, il tempo di passare dal 2-2 al 3-2 e tornare al 3-5-2 per coprire meglio il campo e difendere il vantaggio. Decisione saggia: in Inter-Monza è Inzaghi a fare la differenza con una scelta fuori dagli schemi. Quello che, a volte, serve anche per cambiare la storia.
Lautaro Martinez esulta in Inter-Monza di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
3. SACRIFICIO PREMIATO – Andando ad analizzare i singoli calciatori e quindi i singoli episodi, nel primo tempo il centrocampo dell’Inter è drammatico. Male Nicolò Barella, malissimo Calhanoglu e addirittura peggio di entrambi Henrikh Mkhitaryan, che sono il motivo dello 0-2 regalato agli ospiti. Nella ripresa il trio mediano cambia atteggiamento e di conseguenza cambia la partita. La nota stonata è l’infortunio di Zielinski. Quella positiva è l’adattamento di Correa nel ruolo di mezzala mancina. Ottima gestione del gioco, del pallone e degli spazi in possesso e sacrficio – nei limiti del possibile – in fase di non possesso. Un valore aggiunto in Serie A e in Coppa Italia, dato che l’argentino non può essere schierato in Champions League perché escluso dalla lista UEFA. Ad adattarsi, in caso di emergenza a centrocampo, dovrà essere qualcun altro. Oggi l’Inter compie 117 anni, Kristjan Asllani solo 23 ma è il primo indiziato per questo tipo di sacrificio di fine stagione. Senza Zielinski e con Correa a metà servizio, Inzaghi è chiamato a sfogliare bene la sua margherita: l’Inter è davvero in lotta per quattro obiettivi. E tutti devono fare la propria parte per sognare.
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