Calcio e Finanza
·24 de março de 2025
Iveco vuole 1,5 miliardi per vendere la divisione Difesa

Calcio e Finanza
·24 de março de 2025
Continua la ricerca di Iveco, che vede Exor (la holding degli Agnelli-Elkann azionista di maggioranza tra le altre di Juventus e Ferrari) tra i principali azionisti con il 27% delle azioni e il 42% dei diritti di voto, per la vendita della sua divisione Difesa valutata 1,5 miliardi di euro.
Come riporta lo statunitense Bloomberg, il produttore italiano sta parlando con potenziali acquirenti, tra cui Leonardo, che potrebbe fare un’offerta con il suo partner di joint venture Rheinmetall AG. Iveco sta anche valutando un possibile interesse da parte di altre aziende della difesa e società di private equity. Anche se vanno registrate alcune rinunce da parte di soggetti dapprima interessati, vista la alta valutazione fatta da Iveco.
Oltre a Leonardo, il cui maggiore azionista è il governo italiano che ha condotto trattative intermittenti con Iveco per acquistare la divisione fin dallo scorso anno, gli altri soggetti interessati a una possibile acquisizione della divisione difesa di Iveco, secondo le indiscrezioni, sono KNDS NV, BAE Systems Plc e Czechoslovak Group. A riportare questi nomi è stato Il Corriere della Sera a inizio mese.
I ricavi netti di Iveco dalle operazioni di difesa sono aumentati del 15% lo scorso anno, raggiungendo 1,1 miliardi di euro, trainati da volumi più alti e da un migliore mix di prodotti. Nel 2023, il portafoglio ordini della divisione difesa e protezione civile ha superato i 4 miliardi di euro.
Analizzando i dati e le varie indiscrezioni uscite in queste settimane, gli analisti di Equita confermano come «il compratore naturale possa essere Leonardo insieme al partner Rheinmetall sia per la garanzia di approvazione politica, che per le sinergie industriali attivabili».
Gli analisti poi specificano che se la quotazione della divisione difesa di Iveco fosse confermata a 1,5 miliardi di euro, rispetto a una loro valutazione ferma a 1,3 miliardi, «la struttura finanziaria di Iveco si rafforzerebbe notevolmente, arrivando a sfiorare 2 miliardi di cassa netta anche aggiustandola per il factoring. Una volta separata la divisione militare riteniamo che per Iveco si prospetti l’appeal speculativo per la ricerca di un partner industriale (non incluso nella nostra valutazione)».