Inter-News.it
·27 de janeiro de 2025
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Lecce-Inter per tornare a calare poker con l’ennesimo clean sheet in trasferta, ormai marchio di fabbrica firmato Inzaghi. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la 22ª giornata di Serie A
MILANO – Altra trasferta senza storia per l’Inter di Simone Inzaghi, che torna da Lecce dopo aver strapazzato la squadra di Marco Giampaolo in due tempi distinti. L’Inter tocca quota 50 punti in Serie A, alle spalle della capolista Napoli (53), ma con la trasferta di Firenze ancora da recuperare per completare il giro di boa. Analizziamo Lecce-Inter (0-4) di Serie A in tre punti.
Yann Sommer in maglia Inter (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
1. VITTORIA SCHIACCIANTE – Inzaghi sa che la partita importante è quella di mercoledì a San Siro contro il Monaco, perché in palio non c’è solo il passaggio del turno diretto agli Ottavi di Finale della UEFA Champions League (potrebbe bastare un punto, ndr). E sa che la settimana si chiuderà con il terzo Derby di Milano stagionale. Eppure non rinuncia a schierare un’Inter all’altezza della situazione, consapevole dei tre punti da portare a casa senza scuse. Restano a riposo solo Federico Dimarco e soprattutto Nicolò Barella, che è la grande “rinuncia” di Inzaghi nell’undici titolare. La risposta di Davide Frattesi si commenta da sé. L’Inter sblocca subito la partita, prova a chiuderla nel giro di mezz’ora ma non ci riesce solo causa fuorigioco. L’approccio nel secondo tempo non è dei migliori ma quando l’1-2 sembra nell’aria arriva lo 0-3 e subito lo 0-4. Il resto è solo gestione, pur con qualche rischio di troppo. Inzaghi “regala” minuti anche al titolarissimo Barella, che quasi rischia di farsi male. Evitabile, sebbene in panchina non ci fossero altri centrocampisti a parte Kristjan Asllani, entrato dopo per l’ennesima emergenza. Il poker di Lecce-Inter è un bel messaggio: la squadra di Inzaghi in trasferta fa davvero paura. Da tempo.
Nicolò Barella in azione durante Inter-Lipsia di Champions League (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
2. PROSSIME USCITE – Dopo il Monaco la “trasferta” si chiama Milan a San Siro. Poi probabilmente il recupero in casa della Fiorentina, che può valere l’aggancio in vetta. Seguirà la trasferta di Torino in casa della Juventus e poi quella di Napoli, che sarà lo scontro diretto per lo Scudetto. E in casa di Antonio Conte [e Romelu Lukaku] si giocherà alla pari nonostante la stanchezza oggettiva per le tante partite in più giocate. Infine, l’Inter di Inzaghi andrà a Bergamo, per sfidare nuovamente l’Atalanta, altra potenziale pretendente al titolo. L’Inter in Serie A nelle ultime sette giornate vanta uno score clamoroso: 7 vittorie, 21 punti, 23 gol fatti e 0 gol subiti. Milan, Fiorentina, Juventus, Napoli e Atalanta vorranno rovinare queste statistiche all’Inter di Inzaghi, per questo sta per iniziare la fase decisiva della stagione nerazzurra. Almeno per quanto riguarda l’obiettivo Scudetto. Perché, senza prendersi troppo in giro, l’obiettivo dell’Inter è chiaro da tempo: vincere il secondo Scudetto di fila. Contro il Napoli di Conte… e Lukaku, sì.
Simone Inzaghi a San Siro per Inter-Bologna di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
3. OBIETTIVI CHIARI – La stagione dell’Inter deve ancora entrare nel vivo. Archiviata la delusione della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, restano quattro obiettivi nel mirino. Lo Scudetto è il primo, quello principale. La Coppa Italia il secondo, almeno per far numero. La Champions League è il sogno, che – come la storia insegna – non dev’essere un ossesione. E infine c’è la Coppa del Mondo per Club, che è un obiettivo che va oltre il prestigio in sé. L’Inter di Inzaghi, con Inzaghi al timone, può vincere tutto. O può fallire tutto all’ultimo respiro come a Riad. A volte non ci sono vie di mezzo. Altre volte si riesce a trovare un equilibrio diverso. A Milano digerirebbero male un secondo posto in campionato… soprattutto senza un “paracadute” internazionale tra Europa e Stati Uniti d’America. Ecco perché nelle ultime ore di calciomercato potrebbe esserci qualche novità anche in entrata. Inzaghi lo spera ma non si illude. L’Inter ha il dovere di provarci: un progetto tecnico di quattro anni non può chiudersi senza ciliegina sulla torta. E possibilmente non deve nemmeno chiudersi, ma di questo si discuterà in seguito…