Juventusnews24
·02 de maio de 2025
Locatelli carica la Juve: «Contro il Bologna sarà una gara fondamentale! Siamo una grande squadra e vogliamo fare una cosa. Ho parlato con Yildiz e gli ho detto…». Le parole gasano i tifosi

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·02 de maio de 2025
Manuel Locatelli carica la Juve prima della trasferta del Dall’Ara contro il Bologna. E lo fa ai microfoni di Sky Sport con queste parole.
BOLOGNA JUVE – «Sarà una partita fondamentale, conosciamo l’importanza di questa gara, ci stiamo allenando bene. Queste sfide si preparano con grinta e determinazione. Ma anche con calma, perché c’è bisogno di testa in tutto e sicuramente abbiamo il dovere di sapere di poter fare una grande sfida. Il nostro scopo è sempre cercare di vincere ogni partita e certamente questo può essere un buon punto anche per noi. Loro si avvicineranno a questa contesa sulle ali dell’entusiasmo: sarà una partita aggressiva, però noi ci giocheremo le nostre carte, non dobbiamo presentarci a nessuno! Siamo una grande squadra e vogliamo ottenere risultati».
YILDIZ – «Ci ho parlato, è consapevole che abbia fatto un errore abbastanza grave, soprattutto comportamentale. È una cosa che non deve succedere e sono sicuro che non succederà più.Ci ho parlato, ha capito l’errore, ma ora non dobbiamo crocifiggerlo, bisogna andare avanti. Ci saranno altre persone che lo sostituiscono. Però è un ragazzo per bene e sarà il futuro della Juventus».
FALLIMENTO NON ENTRARE TRA LE PRIME 4 – «Non è quello che dobbiamo pensare ora, ma bisogna pensare ad entrare tra i primi quattro. Questo è il nostro obiettivo, bisogna pensare a quello e pensare poco all’altro. Per ora sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, credo di essere cresciuto ancora come persona. È vero che è la fascia che mi responsabilizza, devo essere sempre un esempio per i miei compagni e per tutti. Dico sempre che essere il capitano della Juve, è una cosa che deve essere quotidiana, cerco di essere un esempio per tutti, anche nella vita quotidiana. Questo sicuramente mi sta aiutando a fare una stagione che è importante, e sono molto contento, però tutto va in base ai risultati di squadra».
ESSERE TIFOSO DELLA JUVE FA LA DIFFERENZA – «Sì, nel senso che magari prima quando sono arrivato sì, nel senso che magari vedevo le cose ed ero molto più coinvolto magari da altre persone. È un vantaggio ma anche uno svantaggio. Per ora credo di aver raggiunto una maturità tale da essere abbastanza equilibrato su tutto, equilibrato in qualsiasi cosa che succede nel campo e fuori. Quindi questo riesco a gestirlo molto. È più difficile per la mia famiglia perché loro sono tutti quanti juventini da sempre e quindi c’è un altro tipo di pressione, però ormai riesco a gestire anche questo».
NAZIONALE – «Quando non sono stato chiamato, è stata una delusione enorme per me e mi sono focalizzato sul lavoro che è l’unica cosa che posso fare è questa. Io devo cercare di fare il massimo che posso fare, non posso controllare cose che non competono a me. Quindi qualsiasi tipo di scelta la deve fare l’allenatore. Ho parlato con il mister quando sono andato l’ultima volta, abbiamo avuto un bel colloquio. Io devo sempre farmi trovare pronto a tornare nazionale, è un obiettivo per me essere li, come stanno facendo gli altri centrocampisti, ma credo che sono giovani e devono crescere. Stanno facendo bene e avranno sicuramente un bel futuro. Ma sono giovane anch’io, alla fine, ho 27 anni. E quindi per me è un obiettivo tornarci, voglio esserci ed è una cosa che mi sono messo in testa».