PianetaBari
·22 de março de 2025
Multiproprietà, escluso dal Mondiale per Club il Léon di James Rodriguez. Cosa è successo

PianetaBari
·22 de março de 2025
Quello delle multiproprietà è un tema che da diverso tempo ormai è al centro delle discussioni calcistiche in Italia e nel mondo. Negli ultimi anni, infatti, si sono moltiplicati imprenditori e fondi di investimento che hanno deciso di impegnarsi nel calcio in nazioni diverse o campionati diversi. FIFA, UEFA e le federazioni nazionali sono quindi state costrette a regolamentare la questione.
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Copyright: Leopoldo Smith/Getty Images – Via OneFootball
Il tema è tornato sulla bocca di tutti proprio a causa di una recente decisione della FIFA che, tramite un comunicato sul proprio sito web, ha dichiarato di aver escluso dal prossimo Mondiale per Club il Club León, squadra messicana nella quale milita da gennaio anche James Rodríguez. Il motivo alla base della decisione sta proprio nella violazione del regolamento della competizione sulle multiproprietà, che stabilisce all’articolo 10, comma 3, che “Nessuna persona fisica o giuridica può avere controllo o influenza su più di un club partecipante alla Competizione”, specificando successivamente i casi di “controllo o influenza” presi in considerazione.
Il Club León è infatti controllato da Jesús Martínez Murguía, ovvero il figlio del Presidente del “Grupo Pachuca”, Jesús Martínez Patiño. Quest’ultimo, a sua volta, possiede proprio il Pachuca, altro club messicano, oltre a varie altre squadre nel Sud America. Club León e Pachuca militano quindi nello stesso campionato, nonostante il regolamento FIFA lo vieti. Una volta qualificatesi entrambe al Mondiale per Club, però, il massimo organismo del calcio mondiale è dovuto intervenire.
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Anche la UEFA si è mossa al riguardo, vietando le multiproprietà nel contesto della stessa competizione europea a partire dalla prossima stagione calcistica. Per quanto riguarda la FIGC, invece, la norma che avrebbe dovuto vietare le multiproprietà in tutto il calcio professionistico italiano a partire dalla stagione 2024/25 era stata prorogata (su richiesta dei De Laurentiis) ed entrerà in vigore nella stagione 2028/29. Una decisione sul momento accolta con entusiasmo dal patron del Napoli, il quale però, a maggio 2024, era intervenuto al Senato parlando delle difficoltà delle società sportive italiane. Lì, in merito alla questione multiproprietà, si era esposto in questi termini: «Cosa farà il Bari? Una volta che la famiglia De Laurentiis si sarà stancata e se ne sarà probabilmente uscita di scena nel 2028, perché prima non se ne parla, se non viene modificata la legge sarà destinata a rimanere dov’è o a fallire. A meno che ci siano gruppi stranieri o italiani che possano intervenire poderosamente». Gravina, invece, ha sempre confermato che non ci sarebbero state ulteriori proroghe, dicendosi entusiasta per la fine delle multiproprietà nel calcio italiano.
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