Pagelle Juve Monza: Kolo Muani e Nico Gonzalez rompono la maledizione, che follia Yildiz VOTI | OneFootball

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·27 de abril de 2025

Pagelle Juve Monza: Kolo Muani e Nico Gonzalez rompono la maledizione, che follia Yildiz VOTI

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Pagelle Juve Monza: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 34ª giornata del campionato di Serie A 2024/25

(inviato all’Allianz Stadium) – Pagelle Juve Monza: i voti e i giudizi ai protagonisti del match, valido per la 34ª giornata del campionato di Serie A 2024/25

Di Gregorio 6 – Altra partita da spettatore non pagante, protetto bene dalla solida difesa bianconera.


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Kalulu 6 – Tutto sotto controllo, tutto in ordine nella sua zona di competenza. Scivola liscia la sua partita, non essendo sottoposto a tante intemperie con un attacco del Monza che fatica a creare occasioni da gol.

Renato Veiga 6 – Spicca la sua leadership al centro della difesa. Quando viene chiamato in causa risponde presente, a costo di immolarsi anche con tutto il corpo: l’esempio? Respinge direttamente con la testa un bolide dal limite, rimanendo stordito per qualche secondo a terra.

Kelly 6 – Non corre grandi pericoli in difesa la Juve, e anche Kelly porta a termine una gara ‘tranquilla’. Respinge gli attacchi dal suo lato e si sgancia addirittura in avanti, arrivando due volte al tiro in porta. Con scarsi risultati, ma buona personalità.

McKennie 5.5 – Elemento imprescindibile per Thiago Motta prima, per Tudor poi. Ma c’è una verità celata nel dietro le quinte ora: appare molto stanco, le batterie si stanno esaurendo dopo una stagione giocata ad altissimi livelli. E infatti anche oggi, come a Parma, non compare mai nelle azioni difensive e offensive della Juventus.

Locatelli 6.5 – Gioca tanto in verticale, nel primo tempo soprattutto: una sua invenzione, infatti, manda in porta Kolo Muani che spreca allargando troppo il mirino. Elmetto e scudo nella ripresa, quando c’è da soffrire e quando serve – in inferiorità numerica. Grande lavoro di filtro davanti alla difesa.

Thuram 7 – Vale il prezzo del biglietto la giocatona che porta al gol di Kolo Muani. Strappo di fisico, di muscoli, con forza: poi il tocco che libera il connazionale che fa 2-0. C’è tutta l’essenza di Khephren Thuram in quel coast to coast. Poi il cambio nel secondo tempo: tanti dubbi per un giocatore che appare insostituibile. Dal 56′ Weah 5.5 – Non sposta gli equilibri, portando poco su la squadra nella ripresa.

Cambiaso 6 – Non spicca, ma non commette neanche grandi danni. Chiaro che è una definizione che non può minimamente appartenere ad un giocatore come Cambiaso, per quanto dimostrato nella prima parte di stagione. Però conduce la sua partita con diligenza, svolgendo come si dice in questi casi ‘il compitino’. Si può dare di più cantavano Tozzi, Ruggeri e Morandi. Dal 56′ Savona 6 – Dà più equilibrio alla fase difensiva col suo ingresso in campo.

Nico Gonzalez 7 – Da Monza a Monza, il passo è breve. Beh più o meno, 4 mesi sono passati dall’ultimo gol di Nico in Serie A. Troppi per un giocatore come lui. E nella sua esultanza di oggi c’era tutto: la voglia di riscatto, la liberazione dopo un’astinenza parecchio lunga, una stagione non andata forse secondo le aspettative. Ma un bel segnale lo ha dato. Dal 73′ Alberto Costa 5.5 – Qualche sgambata, ma poco incisivo.

Yildiz 4 – Viene da chiedersi una sola cosa: perché? Perché quella follia a tempo ormai scaduto? Perché rovinare un primo tempo in cui ha sempre spaccato in due la difesa avversaria? Perché mettere a rischio la corsa Champions della Juve saltando Bologna e (forse) Lazio? Chiede scusa uscendo dal campo, ma è un’ingenuità inspiegabile.

Kolo Muani 6.5 – Quanto mancava questo gol Randal. Lo diciamo noi: da quasi 3 mesi, era il 7 febbraio, giorno della doppietta in Como-Juve. Le scorie del digiuno da reti se le porta dietro anche oggi, sbagliando facilmente un piattone comodo davanti a Turati. Poi si sblocca e tutto va in discesa: anche il dialogo coi compagni, mandati in porta più volte nel corso della sua partita.

All. Tudor 6.5 – 3 punti, quello che contava. Con il minimo sforzo, Juventus che vive di sprazzi ma quando accelera nel primo tempo fa paura a tratti. Serviranno due partite diverse contro Bologna e Lazio.

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