Paolo Zanetti, l’eroe della salvezza: «Ho dato l’anima. Il mio futuro al Verona? Con la nuova proprietà si vedrà… Ecco perché non ho parlato prima delle gare» | OneFootball

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·27 de maio de 2025

Paolo Zanetti, l’eroe della salvezza: «Ho dato l’anima. Il mio futuro al Verona? Con la nuova proprietà si vedrà… Ecco perché non ho parlato prima delle gare»

Imagem do artigo:Paolo Zanetti, l’eroe della salvezza: «Ho dato l’anima. Il mio futuro al Verona? Con la nuova proprietà si vedrà… Ecco perché non ho parlato prima delle gare»

Le parole di Paolo Zanetti, tecnico del Verona, dopo la salvezza conquistata con gli scaligeri e sul suo futuro sulla panchina gialloblù

La Gazzetta dello Sport ospita oggi un’intervista di Paolo Zanetti, architetto della salvezza del Verona. Con pragmatismo e spirito battagliero, il tecnico ha guidato i gialloblù al mantenimento della Serie A, un traguardo fondamentale raggiunto al termine di una stagione impegnativa e combattuta, confermando le sue qualità di condottiero per la gioia dei tifosi. Paolo Zanetti, ha conquistato una salvezza fondamentale. Tra mille difficoltà e con grande determinazione, ha guidato la squadra gialloblù al mantenimento della Serie A, confermandosi allenatore capace di compiere imprese ardue e decisive per il club.

I TANTI INFORTUNI: SERDAR, DUDA, TENGSTEDT – «Sì, aggiungo Harroui. Gli infortuni fanno parte del gioco. La nostra bravura è che siamo riusciti sempre a sopperirvi con il lavoro di squadra. Abbiamo fatto punti anche quando eravamo rimaneggiati, affidandoci alle risorse della rosa e mai ai singoli. Questo è il nostro segreto».


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LA FIDUCIA DI ZANZI – «Sì, ci è sempre stato vicino in questo finale. È venuto in ritiro, era nello spogliatoio a Empoli. Chiaro, sentiva l’obiettivo come fondamentale anche per la sopravvivenza del club perché ripartire dalla B non è la stessa cosa che farlo dalla A. Ripeto, sentivamo questa responsabilità addosso, siamo riusciti a stare dentro a questa pressione. Verona è una piazza meravigliosa e anche giustamente molto esigente e quindi dovevamo tirare fuori non solo la migliore parte tecnica ma anche quella emotiva».

IL SILENZIO PRMA DELLE GARE – «È stata una scelta condivisa con la società. Volevamo far passare il messaggio che fossimo concentrati sul lavoro, sui fatti. E parlare di meno».LA SQUADRA – «Con la squadra ho sempre avuto un ottimo rapporto. Un feeling, una simbiosi che i ragazzi hanno subito mostrato in campo come risposta alla crisi. Dimostrando di essere con me al cento per cento».

RIPARTIRE INSIEME – «Non lo so. Abbiamo una proprietà nuova. Fino a ieri ci siamo concentrati sul risultato sportivo. Ora ci siederemo e ne parleremo. Sicuramente sarà un altro anno di forti cambiamenti. Un altro nuovo corso. Io ho dato l’anima come sempre, tutto quello che ho, centrando gli obiettivi. La priorità, per quanto mi riguarda, è l’Hellas Verona».

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