Pavoletti: «Cagliari è casa, solo Nicola poteva sostituire Ranieri. Piccoli è completo, su futuro e Scudetto…» | OneFootball

Pavoletti: «Cagliari è casa, solo Nicola poteva sostituire Ranieri. Piccoli è completo, su futuro e Scudetto…» | OneFootball

Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·30 de abril de 2025

Pavoletti: «Cagliari è casa, solo Nicola poteva sostituire Ranieri. Piccoli è completo, su futuro e Scudetto…»

Imagem do artigo:Pavoletti: «Cagliari è casa, solo Nicola poteva sostituire Ranieri. Piccoli è completo, su futuro e Scudetto…»

Pavoletti, le dichiarazioni del capitano del Cagliari su diversi temi: futuro, gruppo, mister Claudio Ranieri, Roberto Piccoli e non solo

Leonardo Pavoletti si è raccontato in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Il capitano del Cagliari è reduce della preziosa vittoria per 2-0 sul campo dell’Hellas Verona, nella quale è stato grande protagonista con il gol che ha sbloccato il match. Una rete da attaccante puro, arrivata alla prima da titolare dopo oltre un anno e che ha riacceso l’entusiasmo del centravanti rossoblù, oltre ai cuori dei tifosi. Pavoletti ha parlato di diversi temi: campo, gruppo, mister Claudio Ranieri, il Presidente Tommaso Giulini e l’attuale tecnico rossoblù Davide Nicola, città e futuro.

VERONA – «Il desiderio del premio mvp? Lo avevo detto per pormi qualche obiettivo sapendo che sono gestito e non posso fare tutto. Abbiamo scombinato i piani del Verona, ma avere due risultati su tre può essere un problema. Noi lo avevamo a Empoli. Stavolta eravamo molto convinti, mancavano Mina e Piccoli, ma i sostituti non sono due sprovveduti».


Vídeos OneFootball


CONVINZIONI – «Se ho fatto la storia tra il gol a Bari e a Verona? Mi sto auto convincendo anch’io. Quando va così, che giochi poco, hai tanti pensieri negativi. Poi, però arrivano quelli positivi e allora mi sono detto: ho lavorato bene, mi alleno bene ed è uscito il gol alla prima da titolare. Ero contento di battermi con la mia squadra».

DEIOLA – «Con me sfonda una porta aperta, stravedo per Ale. Abbiamo caratteri opposti, ma ci basta uno sguardo. Dopo la catastrofe della B, abbiamo ricucito tutto, partendo dall’idea del gruppo che qui è primaria».

COMPAGNI – «Caprile, arrivato a febbraio, sembra sia con noi da anni. Ci sono regole, comportamenti e atteggiamenti, se non li rispetti finisci in un angolo. Nicolas è il nostro psicologo. Grande leader e comunicatore, ma non tralascerei Luperto. E alcuni stranieri».

DESIDERI – «Mi sono sempre adattato alla partita. Entro quasi sempre quando la palla scotta e in questo sono cresciuto. Avrei voluto forse due gol in più».

CAGLIARI – «È una città facile, se non hai fronzoli ti dà molto. Clima,mare, servizi, buone scuole, gente rispettosa della tua persona. Regalo con piacere una settantina di maglie l’anno. Mi ha colpito quando insieme all’associazione Domus De Luna consegnavamo la spesa ai bisognosi. Nonostante i mille problemi, in loro c’era un’aria di serenità. Questo è lo spirito di Cagliari. Mi è rimasto nel cuore».

RANIERI – «È stato fondamentale per la rinascita. Senza di lui non saremmo qui. Mai vista tanta umiltà. Poi ognuno aveva il suo ruolo era importante far bene il proprio».

NICOLA – «Solo una grande persona poteva prendere il posto di Ranieri. Ci ha fatto credere in tante cose belle. È competente. Siamo contenti di averlo».

GIULINI – «Per conoscerti devi passare momenti brutti. Tutto si vede meglio quando le cose vanno male. Ci siamo messi alla prova e ora c’è tanta sintonia. Il presidente è uno che combatte con te, c’è sempre stato. Vedo tante proprietà straniere, ma io competenza e valori li ritengo più importanti dei soldi. E proprio per questo motivo, mi tengo stretta una bella proprietà italiana».

RITIRO – «Quando smetterò di giocare, dovrò ripartire dal basso. Non farò l’allenatore. Anche l’ambassador può essere un compito da svolgere sperando che il valore abbia un ruolo. Spero di far parte del progetto».

LIVORNO – «Livorno sarebbe l’unico posto per cui potrei andare via. Sono felice che sia tornato in C e spero possa risalire ancora. Devo fare tante valutazioni, ma oggi Cagliari è casa».

PICCOLI – «Il sostituto c’è sempre stato. Però Robi è giovane e doveva giocare per imparare. All’occorrenza sbagliare e far emergere le sue qualità. Ora è un attaccante completo. È stato fantastico».

UDINESE TITOLARE – «Nicola mi ha parlato di questa eventualità. Ma devo vedere il ginocchio dopo lo sforzo di Verona. Non giocavo titolare da un anno e mezzo. Ma se dovessi entrare dopo il boato sarà uguale e quello conta più di tutto».

RIMPIANTO – «Non aver esordito in una competizione europea. Ma sono felice di quello che ho fatto».

SCUDETTO – «Aver giocato a Napoli mi fa dire Napoli, ma sono combattuto: Barella e Acerbi sono cari amici».

Saiba mais sobre o veículo