Calcio e Finanza
·06 de fevereiro de 2025
Real Madrid, pressioni sugli arbitri: gli altri club della Liga chiedono sanzioni
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Calcio e Finanza
·06 de fevereiro de 2025
I club della Liga spagnola si sono stancati delle accuse e delle pressioni del Real Madrid nei confronti della classe arbitrale. Nel vertice andato in scena tra la Federcalcio, LaLiga e il Comitato Tecnico Arbitrale (CTA), le società hanno espresso il disappunto nei confronti del comportamento dei Blancos e hanno chiesto che vengano adottate delle sanzioni.
Il duro comunicato del Real Madrid dopo quanto accaduto a Cornellà contro l’Espanyol, dove né Muñiz Ruiz né il VAR hanno considerato da cartellino rosso un grave intervento di Carlos Romero su Mbappé, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Proprio per questo, il Real ha deciso di non partecipare al vertice per manifestare il proprio malcontento nei confronti del CTA e della classe arbitrale.
Secondo quanto riportato da Marca, i due club più bellicosi durante l’incontro, che si è protratto per quasi tre ore su questo argomento, sono stati il Siviglia e l’Atlético Madrid. A prendere la parola sono stati Del Nido Júnior Carrasco e Gil Marín, e alla loro posizione si sono uniti tutti gli altri club, senza alcuna spaccatura. Tutti hanno espresso il loro fastidio per l’atteggiamento del Real e per i video pubblicati dal canale ufficiale delle Merengues.
Prima del vertice, Rafael Louzán, presidente della Rfef (la Federcalcio spagnola), ha annunciato un cambio del modello arbitrale e ha definito la giornata come “storica”. «Oggi iniziamo una nuova fase e sarà una giornata storica. Vogliamo ovviamente lavorare fianco a fianco con i club. Lo comprendo e probabilmente questa sarà la direzione da seguire, che ci sarà un cambiamento di modello a livello strutturale. Credo sia importante passare a un modello evidentemente diverso…», ha detto.
«Non voglio anticipare nulla perché devono essere gli stessi club a parlare, così come la Liga. Vedo i club molto entusiasti. Voglio ringraziarli espressamente perché sono tutti qui. Sono tutti… Ovviamente c’è un club molto importante in questo Paese che aveva inizialmente confermato la sua presenza e alla fine ha deciso di non partecipare. In ogni caso, la Federazione sarà sempre aperta ad ascoltare, dialogare e fare passi avanti, ma passi significativi», ha aggiunto.