gonfialarete.com
·11 de abril de 2025
Scommesse su siti illegali: indagati 12 calciatori di Serie A, emersi nuovi dettagli dalle indagini su Tonali e Fagioli

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·11 de abril de 2025
Nessuna combine di partite, ma puntate su altri sport: ora i giocatori rischiano provvedimenti disciplinari da parte della giustizia sportiva.
Sono almeno dodici i calciatori di Serie A finiti sotto indagine nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano su un vasto giro di scommesse effettuate tramite piattaforme illegali. A far scattare le indagini, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, sono stati i contenuti estratti dai telefoni di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, già condannati e squalificati in passato per illeciti legati al calcioscommesse.
Le accuse e i rischi per i calciatori I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2021 e il 2023. Nessuno degli atleti risulta aver truccato partite, ma avrebbe scommesso principalmente su altre discipline sportive. Sul piano penale, le conseguenze appaiono limitate: la violazione potrebbe essere risolta con un’oblazione, ovvero il pagamento di una sanzione pecuniaria di circa 250 euro.
Tuttavia, le ricadute potrebbero essere più gravi a livello disciplinare, qualora la Procura della FIGC richiedesse l’acquisizione degli atti, avviando così procedimenti presso la giustizia sportiva.
Il sistema di scommesse e il ruolo della gioielleria L’indagine ha portato al sequestro di 1,5 milioni di euro e alla richiesta di cinque arresti domiciliari, tra cui quelli a carico dei gestori delle piattaforme illegali Betsport22.com, Swapbet365.eu, Vipsport360.com e Texinho.com. In particolare, i due principali organizzatori, Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera, avrebbero gestito le puntate in modo occulto, avvalendosi della collaborazione di una gioielleria milanese, utilizzata come “banca parallela” per saldare i debiti di gioco.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli atleti ricevevano ampi crediti per scommettere. Quando i debiti crescevano, venivano indirizzati presso la gioielleria, dove effettuavano bonifici tracciabili per l’acquisto simulato di orologi di lusso, come Rolex. I prodotti restavano in negozio, mentre i giocatori ricevevano solo la fattura, utilizzata per giustificare la transazione.
Tonali e Fagioli: collettori e promotori delle piattaforme I pubblici ministeri Paolo Filippini e Roberta Amadeo indicano Tonali e Fagioli come promotori delle piattaforme illegali, con un ruolo attivo nella loro diffusione tra i colleghi. Tonali avrebbe fornito una collaborazione più trasparente durante gli interrogatori, mentre Fagioli ha negato ogni coinvolgimento nella promozione dei siti, posizione che però sarebbe stata smentita dal contenuto degli smartphone sequestrati.
I nomi coinvolti Oltre a Tonali e Fagioli, i nomi dei calciatori indagati comprendono:
Alessandro Florenzi (Milan)
Nicolò Zaniolo (oggi alla Fiorentina, ex Roma)
Mattia Perin e Weston McKennie (Juventus)
Leandro Paredes e Ángel Di María (ex Juventus)
Raoul Bellanova (Atalanta, ex Inter e Torino)
Samuele Ricci (Torino, ex Empoli)
Cristian Buonaiuto (oggi al Padova, ex Cremonese)
Matteo Cancellieri (oggi al Parma, ex Lazio ed Empoli)
Junior Firpo (Leeds United)
Matteo Gigante (tennista)
A questi si aggiunge un altro gruppo di soggetti non legati al mondo dello sport, coinvolti nelle attività illecite.