Calcio e Finanza
·19 de março de 2025
Stellantis, audizione di John Elkann in Parlamento: al centro i piani per l'Italia

Calcio e Finanza
·19 de março de 2025
Oggi pomeriggio, il presidente di Stellantis John Elkann, nonché CEO della holding Exor che controlla – oltre che il colosso dell’auto – anche Ferrari e Juventus, si recherà presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, di fronte alle Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato, per esporre i piani del gruppo per i propri stabilimenti in Italia.
Nello stesso luogo dove l’11 ottobre scorso si è tenuta l’audizione dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares, Elkann, che in attesa di un nuovo AD ha ereditato la carica ad interim, interverrà alle 14.30 davanti alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato. Insieme al nipote di Gianni Agnelli ci sarà una delegazione di Stellantis, di cui faranno parte il capo Europa, Jean Philippe Imparato, e la responsabile Italia, Antonella Bruno.
Audizione che sembra avvenire in un clima più sereno fra Stellantis e politica nazionale, complice anche l’uscita di scena di Tavares dopo che alcune uscite dell’ex ad non erano state molto apprezzate. Infatti, sotto la guida di Elkann, l’azienda ha cercato di avviare un dialogo più costruttivo con il governo, con le istituzioni europee, con i sindacati e con i concessionari.
Lo scorso 17 dicembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha presentato il Piano Italia che prevede 2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi in acquisti da fornitori italiani. Un piano che mette al centro delle strategie di Stellantis il Paese e Torino, con l’impegno a non chiudere fabbriche e a non licenziare lavoratori.
Intenzioni che hanno ottenuto il plauso del ministro Adolfo Urso, che all’ultimo tavolo automotive ha parlato di «un significativo cambio di rotta» di cui sono evidenti segnali la nuova produzione dei cambi per le auto ibride a Termoli e l’anticipo a novembre 2025 dell’avvio della produzione della 500 ibrida a Mirafiori. Sempre a Torino sono state spostate la sede di Stellantis Europa e quella dell’unità Pro One dei veicoli commerciali, mentre nel 2027 riaprirà la storica Palazzina degli uffici. Sono stati assunti anche cento giovani ingegneri. Ma ora bisogna completare il quadro con tasselli importanti, come lo è l’assoluta necessità di far ripartire Maserati e il progetto della gigafactory di Termoli.
In queste poche settimane da AD ad interim, Elkann è stato protagonista di diversi incontri fra Stati Uniti, uno dei maggiori punti deboli della gestione Tavares, Francia e Germania. Ha visitato le fabbriche italiane dove si fa ancora tanta cassa integrazione. Il quadro in cui Stellantis si muove è complesso: gli ultimi dati dell’Anfia mettono in evidenza un calo della produzione di auto a gennaio del 63,4% sullo stesso mese del 2024. Per questo si può immaginare che Elkann, oltre a ribadire la centralità dell’Italia, richiami il governo e il mondo politico a fare squadra per affrontare le sfide difficili che riguardano Stellantis e tutto il settore auto, chiamato a una ripresa quantomai necessaria per invertire il trend che ha colpito la produzione industriale del Paese.