Cagliarinews24
·03 de outubro de 2024
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·03 de outubro de 2024
Nicolas Viola, centrocampista del Cagliari, è intervenuto ai microfoni di Radiolina per parlare del suo momento personale e di quello della squadra rossoblù. Le sue dichiarazioni:
Viola su Capone: «Approfitto per salutare la famiglia, porgo le condoglianze alla famiglia di Andrea in questo momento difficile.»
Quanto è difficile tenere la stessa tensione subentrando? «Sono aspetti diversi, l’anno scorso son partito dalla panchina, ma quando entravo era per vincere la partita. Son sicuro che chiunque entri in campo anche se dopo lo faccia per fare bene.»
Viola sul mercato estivo: «Quando sei svincolato in qualsiasi città vai ti senti parte. Qui a Cagliari sono sereno, ho cercato di allenarmi sempre per farmi trovare pronto aspettando una chiamata. Non ho mai pensato di chiudere con il Cagliari, ho aspettato fino all’ultimo la società del Cagliari.»
Juventus si può fare l’impresa? «Qui si lavora giorno per giorno si gioca per vincere e fare bene. Ci sono sempre soprese, la squadra scenderà in campo per fare una partita eccezionale.»
Prima volta con la fascia da capitano e prima volta titolare con Ranieri. «Ho bellissimi ricordi, ho vinto li anche con il Benevento. La Juventus è una grandissima squadra ma bisogna giocarsela. L’ultima prestazione ci ha dato certezze. C’è tanto lavoro da fare, il mister ci fa stare sul pezzo. Questo mi fa ben sperare per il proseguo a prescindere da chi incontreremo, la nostra personalità sta uscendo. »
Come festeggiare il Goal: «La mia esultanza ormai è quella, la conoscete, ma la prima cosa è festeggiare con la squadra.»
Sul Parma: «Io sono una persona che pensa molto in positiva, cerco di dare il 100 per 100 ed ero sicuro con la squadra che la prestazione prima o poi sarebbe arrivata. Siamo stati in ritiro per ritrovarci e analizzare tutti gli aspetti sia mentali che fisici con il mister.»
Le difficoltà con Ranieri come ora con Nicola: «La squadra è dalla sua parte, sono felice di aver conosciuto una persona davvero in gamba. Un grande allenatore. Oltre alla partita con l’Empoli nelle altre partite è mancato solo il risultato, non la prestazione.»
Hai raccolto quanto meritavi in carriera? «Domanda interessante, per come vedo io la situazione guardo cosa posso fare da qui in avanti, non voglio commettere errori del passato ma bisogna valutarli. Sono in un momento dove sto scoprendo parte di me che non conoscevo.»
Nazionale: «Noi lavoriamo al massimo, chissà.»
Momento che ti ha cambiato: «I momenti brutti, quando sei fuori squadra, infortuni. Ho sempre cercato di capire io perchè e non seguirlo. Ho cercato di capire in tutti i modi gli errori, capendo che non serve a niente entrare nei momenti difficili .»
Lapadula e moda: «Nessuno ci sta dietro in squadra, penso che bisogna insegnare ai compagni. Una volta mi vestivo solo di nero poi ho capito che anche il colore che porti può influenzare chi hai davanti. Ultimamente uso colori più allegri. »
Che padre è Viola? «Ne approfitto perchè ci sono pause, la famiglia è importante che visiti e conosca. Amo i miei figli, per loro voglio il meglio. Cerco di educare me stesso prima di educare gli altri. Con i figli è importante essere un esempio. Come esempio io ho avuto dei genitori umili che mi vogliono bene e mi amano, vengo da un paese piccolo. Ho sempre cercato di uscire e relazionarmi con il mondo, devi avere la curiosità per vivere nel mondo. Per me tornare nel mio paese, è come essere in Sardegna, mi sento a casa qui. »
Sul ritiro: «Ha fatto bene, è molto importante in certi momenti. Stare a contatto di più aiuta a conoscerci meglio, la società è stata chiara sull’identità del ritiro. A luglio abbiamo fatto un buon ritiro e abbiamo seguito quei passi e tutti eravamo d’accordo. Sono sicuri che ci ha dato qualcosa.»
A chi ti ispiri? «Nessuno in particolare, mi ispiro a tanti giocatori, mi piacciono Riquelme ,Guti Recoba questi giocatori mi danno qualcosa. Fuori dal calcio Mimmo Politanò, una persona fantastica, con lui ho condiviso momenti importanti. »
Passo in avanti: «Si parte dall’atteggiamento di Parma, bisogna mantenere questo aspetto. Siamo una squadra con cui è difficile giocare contro. »
Giocare allo Juventus Stadium: «è una squadra storica, una squadra quest’anno fortissima con un’allenatore super preparato. Non vedo l’ora di giocare queste partite.»
Futuro: «Non so cosa sia giusto e sbagliato, io credo nel lavoro, in quello che si fa giorno dopo giorno. Ora voglio giocare in futuro valuterò cosa fare. L’obbiettivo è quello di fare sempre meglio, ambisco alla crescita personale. questa squadra ha gli strumenti per fare una crescita rispetto all’anno scorso. Migliorarsi sempre.»