Zazzaroni: «domenica folle, dura e scioccante, la vittoria dell’Inter l’unica cosa non sorprendente» | OneFootball

Zazzaroni: «domenica folle, dura e scioccante, la vittoria dell’Inter l’unica cosa non sorprendente» | OneFootball

Icon: Calcionews24

Calcionews24

·17 de março de 2025

Zazzaroni: «domenica folle, dura e scioccante, la vittoria dell’Inter l’unica cosa non sorprendente»

Imagem do artigo:Zazzaroni: «domenica folle, dura e scioccante, la vittoria dell’Inter l’unica cosa non sorprendente»

Serie A, l’analisi di Ivan Zazzarroni sull’ultima giornata: «domenica folle, dura e scioccante: solo un risultato non è stato una sorpresa»

Ivan Zazzaroni in un editoriale sul Corriere dello Sport ha analizzato l’ultima giornata di Serie A: dai passi falsi di Napoli e Juve, alle difficoltà della Roma contro il Cagliari e infine la vittoria dell’Inter contro l’Atalanta. Di seguito le sue parole.

«Lo stupore e l’amarezza nel constatare che il calcio italiano ha riservato un minuto di silenzio al presidente della Federginnastica Riccardo Agabio, sconosciuto ai più, mentre a Bruno Pizzul, popolarissimo a ogni livello, non è stato capace di dedicare nemmeno un secondo. Soltanto Udine gli ha reso omaggio allo stadio e per questo ringrazio i Pozzo e i friulani. Massimo rispetto per Agabio, ci mancherebbe, ma Bruno era nostro, più nostro. Come voce, presenza, dolore, ricordo.


Vídeos OneFootball


Lo dovevo scrivere e l’ho scritto. E adesso il campo.

Abbiamo vissuto una domenica folle, dura, anche scioccante. Il Napoli, che aveva appena messo sotto la Fiorentina, non ha saputo approfittare del Venezia. Il Bologna, ora quarto, ha rifilato cinque gol alla Lazio e avrebbero potuto essere il doppio. La Roma ha fatto comunque il suo, ma due punti li ha portati a casa Svilar. La Fiorentina ha affondato la Juve di Thiago, spinta dagli ex Kean e Fagioli che hanno giocato a livelli strepitosi, mentre malissimo ha fatto Nico Gonzalez, che l’estate scorsa fruttò a Commisso la bellezza di 40 milioni.

Per aggravare ulteriormente il bilancio in chiave juventina, si possono aggiungere le belle prestazioni di altri “milaniani”: Nicolussi-Caviglia col Napoli e la doppietta di Miretti.

Stavolta Giuntoli si è presentato davanti alle telecamere per confermare Motta, al quale alla vigilia era stato affidato il compito di dichiarare che la società e la proprietà erano (sono?) con lui. Un’altra comunicazione anomala, uno scambio di compiti che non è il primo e non sarà l’ultimo.

Thiago si è assunto la responsabilità del fallimento, sembrando in confusione dopo una settimana di disturbi diffusi. Non saranno affatto semplici le ultime nove partite, dovendo guidare una squadra disorientata (sette gol subiti nelle ultime due uscite) e incapace di reagire. Del Piero ha parlato di «stato di vuoto che non rispecchia lo spirito Juve». Lo spirito tante volte evocato.

Il mercato è stato sbagliato, non è la prima volta che lo scriviamo, ma fin dal primo giorno Thiago ci ha messo del suo.

Ho tenuto per ultima l’Inter unicamente perché il suo successo a Bergamo è stata la cosa meno sorprendente della domenica. La squadra di Inzaghi possiede qualità che alle avversarie mancano, sa governare la partita anche nella difficoltà, parte sempre vincente e ha un’infinità di risolutori: Lautaro, Thuram, Arnautovic, Dumfries, Dimarco, Calhanoglu, Bastoni, Barella, Mkhitaryan, Frattesi. Non è un caso che in questa occasione sia stato Carlos Augusto, il sostituto di Dimarco, a sbloccare il match.

Tre punti dividono ora l’Inter dal Napoli, che a sua volta ne ha tre sull’Atalanta. È un finale aritmetico. A volte la semplicità è la risorsa più efficace».

Saiba mais sobre o veículo