Cesena, Shpendi: “Sento di dover dare tutto per i tifosi. La svolta? Il playoff perso col Lecco” | OneFootball

Cesena, Shpendi: “Sento di dover dare tutto per i tifosi. La svolta? Il playoff perso col Lecco” | OneFootball

Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·13. November 2024

Cesena, Shpendi: “Sento di dover dare tutto per i tifosi. La svolta? Il playoff perso col Lecco”

Artikelbild:Cesena, Shpendi: “Sento di dover dare tutto per i tifosi. La svolta? Il playoff perso col Lecco”

Cristian Shpendi, bomber del Cesena e capocannoniere della Serie B, si è raccontato ai microfoni ufficiali del club. Di seguito quanto riportato da TMW.

“Indossare la maglia del Cesena è un motivo di orgoglio e di appartenenza, ogni volta che in spogliatoio mi metto quella maglia sento di dover dare tutto per questa città e per questi tifosi.


OneFootball Videos


Segnare sotto la Curva Mara è ogni volta un’emozione nuova, indescrivibile. A fine partita cantiamo sempre ‘Romagna Mia’ che è l’essenza del Cesena, l’unione fra squadra, città e tifosi. Sento sempre la felicità e ogni volta è un’emozione fantastica intonarla sotto la curva. – continua l’italo-albanese – In questo momento sto bene, mi sento molto bene e stiamo passando buone settimane con la squadra per via dei risultati ottenuti.

Sono arrivato nel 2019 a Cesena, faccio due anni nel settore giovanile prima di approdare in prima squadra nel 2022 quando uscimmo malamente nei play off contro il Lecco. – continua l’attaccante parlando del suo percorso in bianconero – Forse è stato il punto più basso della mia avventura qui e da lì ho deciso di ripartire più forte perché mi sentivo in dovere di dare qualcosa in più a Cesena. Sono stato male quell’estate, sentivo il peso di non aver dato quello che potevo e nella mia testa è scattato il desiderio di dare qualcosa ai tifosi e alla società, l’unica cosa che ho pensato era di lavorare al 200% con la mente libera per tirare fuori il meglio di me. E a oggi penso sia stata la strada giusta”.

Infine un pensiero al gemello Stiven, attualmente in forza alla Carrarese: “Abbiamo sempre giocato a calcio anche se era lui quello più innamorato di questo sport. Quando andavamo a giocare con nostro padre a volte non volevo uscire dalla macchina per farlo, non era il mio primo obiettivo. Mi piaceva guardare la luna e il cielo sognando di fare l’astronauta. Con lui ho un rapporto speciale, che chi non ha un gemello non può capire, ci sentiamo come una cosa sola.

Impressum des Publishers ansehen