PianetaSerieB
·28. März 2025
Cosenza, Tortelli: “La vicinanza di Guarascio ci dà forza. Spero nei tifosi allo stadio. Florenzi c’è, in due no”

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·28. März 2025
Pierantonio Tortelli, allenatore del Cosenza, ha parlato in conferenza stampa in vista della delicata sfida col Pisa. Una sorta di ultima chiamata per i Lupi. Di seguito le parole del tecnico riportate da ildot.it.
“La presenza del presidente Guarascio agli allenamenti? Ci dà forza e coraggio. Speriamo che domani vengano i tifosi perché è una partita importantissima. Abbiamo solo due assenze: Garritano e Caporale. C’è bisogno di ritrovare lo spirito che ha contraddistinto il Cosenza di questi ultimi anni nel cercare la salvezza. Vorrei che questi ragazzi ritrovassero l’abnegazione, lo spirito di sacrificio e la voglia per tirarsi fuori da questa situazione perché le qualità le hanno. Sono tre o quattro mesi che il Cosenza è ultimo, è chiaro che non aiuta vedersi sempre lì. Devono giocare con la mente libera e sgombra da ogni problema.”
SULLA TATTICA: “Florenzi è prontissimo. Abbiamo ancora 24 ore per capire se può partire titolare. La partita di Catanzaro diversa rispetto alle altre? L’avevamo preparata in un certo modo. Abbiamo passato 15 giorni di apnea consapevoli di aver sbagliato non una partita ma la partita, importantissima. Ma adesso ce n’è un’altra, con lo stesso valore dei 3 punti che dobbiamo conquistare perché dobbiamo salvarci. Mi aspetto molto più agonismo, intensità e voglia. Se abbiamo cambiato idea sull’aspetto difensivo della squadra? Abbiamo analizzato tutto e secondo noi sono più gli svantaggi che i vantaggi nel cambiarlo.”
SULL’AVVERSARIO: “È un avversario che che ci darà filo da torcere. Massimo rispetto ma vedremo di fare bene perché anche noi abbiamo passato una buona settimana. Davanti sono forti. Non palleggiano molto da dietro, hanno gamba, hanno corsa, aggrediscono… ma anche loro, come tutte le squadre, hanno carenze in fase difensiva. La tattica di principio che abbiamo preparato è quella di cercare di stare corti, vicini e stretti nei nostri reparti per poi cercare di fargli male.”