Moratti, venerdì prossimo compie 80 anni: «Ecco l’Inter a cui sono più affezionato; tra Champions e Scudetto dico questo» | OneFootball

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·14. Mai 2025

Moratti, venerdì prossimo compie 80 anni: «Ecco l’Inter a cui sono più affezionato; tra Champions e Scudetto dico questo»

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Le parole di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, in vista del suo ottantesimo compleanno a la Gazzetta dello Sport

Venerdì prossimo Massimo Moratti compirà 80 anni, un traguardo importante che rappresenta anche un’opportunità perfetta per chiedere un regalo speciale alla sua amata Inter. L’ex presidente nerazzurro ha condiviso i suoi pensieri in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

A QUALE INTER E’ PIU’ AFFEZIONATO? «La Grande Inter di mio padre era un esempio e mi resta nel cuore, era l’equivalente dei Beatles. Unica come quel quartetto che sconvolse un’epoca particolare. Non riuscirei a fare abbinamenti musicali con tutte le altre squadre che poi ho avuto da presidente»


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LEGATO ANCHE ALLE SUE SQUADRE CHE HANNO VINTO MENO?- «Beh, dipende da cosa s’intende. Quella del Triplete ha fatto la storia, ma sono affezionato anche ai meravigliosi ragazzi del ’98 che non vinsero lo scudetto soltanto per una “ladrata” della Juve»

AVVERSARIO CHE L’HA FATTA PIU’ DISPERARE?- «La Juventus in quegli anni era un muro, faceva disperare nel senso che toglieva la speranza per quello che c’era dietro. C’era questo muro oltre il quale non si poteva andare. Quando ci siamo riusciti abbiamo vinto tutto. Calciopoli resta una delle pagine più brutte del nostro calcio, da dimenticare. All’estero non ho mai avuto un nemico fisso, anche se il Manchester United ci ha fatto soffrire»

ACQUISTO DI CUI VA PIU’ FIERO?- «Pirlo, anche perché fu una trattativa condotta personalmente. Firmai il contratto in ascensore dopo aver detto al presidente del Brescia che bisognava chiudere in fretta»

ACQUISTO DI CUI VA MENO FIERO?– «Sempre Pirlo… Fu un errore cederlo, per di più al Milan. Una sorta di Calhanoglu al contrario, anche se il turco era andato in scadenza»

FA EFFETTO VEDERE ORIALI AL NAPOLI?- «Fa il suo lavoro, che non è quello del tifoso. E lo fa bene in un ambiente non facile»

CONTE- «Conte è stato molto bravo, ha stravolto una situazione non facile. Spalletti aveva Osimhen, che era un fenomeno, e Kvara»

COME REGALO PREFERIREBBE CHAMPIONS O SCUDETTO?- «Dico lo scudetto, in una finale di Champions può succedere di tutto. Di là ci sono due partite, pur con l’avversario avanti di un punto

ZHANG E THOIR- «Specialmente Steven ha ottenuto risultati importanti riportando l’Inter in alto e centrando due finali europee. Anche se poi bisogna vincerle… Ogni tanto Thohir si fa vivo, mentre Zhang si scrive con i miei figli»

IL SUO TRIPLETE E’ SALVO- «No, ormai è passato del tempo, quindi sarei felice se l’Inter, non un’altra squadra, lo ripetesse»

INTER BARCELLONA, LEI CI CREDEVA?– «No, perché la squadra sembrava assolutamente abbandonata. Un po’ anche dai tifosi. Poi è partito quel pallone incredibile di Acerbi che ha ridato energia a tutti e cambiato la storia»

LAUTARO- «Capitano vero. Che va a combattere in ogni zona del campo. Un altro bell’esempio di attaccamento. Anche se credo che in finale il giocatore che possa spaccare la partita sia Thuram. Quando parte lui..»

CHE MERITI HANNO MAROTTA E AUSILIO?- «Tanti, perché sono loro che negli ultimi anni hanno messo insieme una squadra fortissima, con 22 elementi di livello malgrado un budget limitato. Però bisogna dire bravo soprattutto a Inzaghi, che ha saputo amalgamare questo gruppo. Abbinare coesione, risultati e bel gioco è una delle cose più difficili»

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